Il 7 maggio quando dovrebbe essere ascoltato un carabiniere che aveva condotto le indagini, un verbalizzante, (come viene chiamato sia dall'accusa che dalla difesa nel gergo giudiziario), saranno trascorsi 20 anni esatti dai fatti contestati. Questa è la storia di un processo che solo per pochi mesi non appartiene al secolo scorso. E' l'inchiesta condotta dai carabinieri del Comando Provinciale di Latina all'alba degli anni 2000. Per una serie di motivi l'udienza davanti al giudice monocratico con 21 imputati, non è mai decollata. Basta elencare alcune tappe dell'inchiesta e del processo per avere il quadro della situazione su come si siano svolti i fatti dal 2000 ad oggi. Lo scorso 2 novembre sono trascorsi dieci anni esatti dalla notifica dell'avviso conclusione indagini della Procura di Latina per gli imputati, accusati di cessione di sostanze stupefacenti. A seguire nel 2013 il giudice per l'udienza preliminare Nicola Iansiti per alcuni reati aveva disposto il non doversi procedere per intervenuta prescrizione mentre per altri aveva invece letto - nei confronti di alcuni imputati il decreto che dispone il giudizio. Il fascicolo è passato di mano nel corso di sette anni a ben sei magistrati che si sono avvicendati. Ma c'è un altro particolare molto importante che adesso rischia di mettere i bastoni tra le ruote. L'indagine dei carabinieri aveva portato alla scoperta di un giro di stupefacenti, grazie a supporti tecnici e alle intercettazioni telefoniche. Siamo nel 2000 e all'epoca non vi erano ancora i dispositivi sofisticati come quelli di adesso e infatti gli investigatori avevano ascoltato decine e decine di conversazioni che poi rappresentano l'accusa nel processo e che all'epoca dei fatti erano state riversate su delle audiocassette. In occasione della precedente udienza, il perito che doveva trascrivere quelle conversazioni ha spiegato che non ha gli strumenti necessari. Insomma i sistemi di registrazione a nastro e non digitali sono troppo obsoleti e in disuso e non si trovano lettori adatti e compatibili con questi supporti. Per l'estrapolazione e di conseguenza l'ascolto, sarebbe necessario in questo caso procedere riversando i dati. Ci sta.
I motivi per cui il processo non è mai entrato nel vivo sono diversi, a partire anche dal continuo cambio dei magistrati, fino anche ai rinvii in fase di udienza preliminare per difetti di notifiche. Quasi uno ogni anno e così tante piccole circostanze una dopo l'altra dal 2000 hanno portato al 2020.
La storia
Processo vintage: impossibile trascrivere le intercettazioni sule audiocassette
Latina - I fatti avvenuti nel 2000, a maggio quando sarà ascoltato un investigatori saranno trascorsi 20 anni