Sono 56, secondo quanto riportato dall'Ansa, gli italiani atterrati poco fa a Pratica di Mare e rimpatriati da Whuan. All'appello manca un un connazionale, rimasto nella cittadina cinese perché hA la febbre. L'italiano non è stato fatto imbarcare perché vietato dai protocolli sanitari, in quanto chiunque mostri sintomi riconducibili al coronavirus è un rischio per gli altri passeggeri. L'uomo è naturalmente sotto attenta osservazione del personale medico, dell'ambasciata e del ministero degli Esteri cinese. L'Unità di crisi della Farnesina è in stretto contatto con la famiglia. Per quanto riguarda gli altri italiani, atterrati a Pomezia, si prospettano 14 giorni di quarantena (tempo massimo di incubazione del virus) nel campus olimpico della Cecchignola
È atterrato pochi minuti fa, all'aeroporto di Pratica di Mare, a Pomezia, il Boeing KC767A del 14esimo Stormo dell'Aeronautica Militare, con a bordo i concittadini italiani rimpatriati da Wuhan, la città cinese colpita dal coronavirus. I passeggeri saranno trasferiti nella cittadella militare della Cecchignola, dove trascorreranno un periodo di 14 giorni di isolamento.
di: La RedazioneCinquantasette italiani arrivano a Pratica di Mare con un aereo militare: il rimpatrio dalla Cina farà da preludio alla quarantena nella caserma della Cecchignola.
È questo quanto risulta in programma oggi, a partire dalle 8.15, nell'aeroporto militare di Pomezia.
Tutti gli italiani sono partiti ieri da Wuhan e appena atterrati alle porte di Roma saranno subito visitati: in caso di assenza di problemi, scatterà la quarantena per quattordici giorni nella caserma della Cecchignola, a Roma, dove sono state predisposte camere con ogni comfort; se emergeranno problemi di salute, le persone potranno essere trasferite o all'ospedale del Celio oppure allo Spallanzani.
Per il nome to, però, niente incontri con i parenti: solo telefonate.
di: Francesco Marzoli