Sono andate avanti tutta la notte e nelle prime ore della giornata di oggi le indagini della Polizia che riguardano la sparatoria di ieri sera in via Moncenisio, a Latina, in casa di una famiglia Di Silvio. Gli investigatori della Squadra Mobile hanno ascoltato una serie di testimoni e avviato i primi accertamenti che hanno permesso di effettuare una serie di perquisizioni in città: c'è già un sospettato, fermato dai poliziotti e portato in Questura. Nelle prossime ore saranno diramati ulteriori dettagli sull'operazione, tuttora in corso.

Agguato a colpi di pistola ieri sera in via Moncenisio, in una delle roccaforti dei Di Silvio nel quartiere Gionchetto, a due passi da Campo Boario. Nessun ferito, solo quattro o cinque spari in aria, ma il messaggio recapitato è comunque pensante: un vero e proprio affronto per una delle famiglie più potenti del clan. Nella casa vivono infatti i familiari di Costantino detto Patatone e in quella accanto la famiglia di Giuseppe Romolo, entrambi detenuti per l'omicidio di Fabio Buonamano detto Bistecca, consumato giusto dieci anni fa due traverse più avanti nella stessa zona.
L'allarme è scattato intorno alle 19:30 quando i residenti hanno sentito un'auto arrivare a forte velocità in fondo a via Moncenisio, una traversa senza uscita dove ci sono le due villette abitate dai Di Silvio. Dalla vettura è sceso un uomo armato che ha varcato il cancello della casa sulla sinistra e ha esploso alcuni colpi in aria prima di saltare nuovamente a bordo della macchina per sparire in fretta.
Dopo le prime segnalazioni al 113 sono intervenute le pattuglie della Squadra Volante e gli investigatori della Squadra Mobile alla ricerca di testimonianze utili per avviare le indagini, mentre gli specialisti della scientifica hanno compiuto un accurato sopralluogo. Ovviamente i Di Silvio non parlano, nessuno ha visto niente. Ma l'attenzione dei detective è alta perché un episodio del genere rischia di scuotere gli equilibri della malavita.

di: La Redazione