Ha ottenuto gli arresti domiciliari come disposto dal giudice del Tribunale Giorgia Castriota. Dopo cinque mesi di detezione lascia il carcere, l'agente infedele della polizia penitenziaria, coinvolto nell'inchiesta Petrus che aveva portato alla scoperta di un giro di droga sia all'esterno che all'interno del carcere di via Aspromonte a Latina. Era stato il legale dell'imputato, l'avvocato Gianmarco Conca a chiedere una misura meno afflittiva per il proprio assistito e alla fine il magistrato ha accolto la richiesta. L'imputato ha scelto come strada processuale, dopo che la Procura aveva chiesto il giudizio immediato, il rito abbreviato un percorso processuale che consente di avere la riduzione di un terzo della pena. Le indagini condotte dai carabinieri del Nucleo Investigative di Latina e coordinate dai pm Valerio De Luca e Giuseppe Bontempo, avevano portato a scoprire un sistema che sembrava quasi infallibile per far entrare in carcere di tutto. Il processo si svolgerà ad aprile con il rito abbreviato.