Dopo 25 anni è arrivata l'indennità per il sangue infetto nei confronti di una donna che ha 50 anni, che nel 1985, a seguito di un grave incidente stradale aveva rischiato la vita e le erano state somministrate alcune sacche di sangue infetto dal virus Hcv responsabile dell'epatite C. Ieri la sentenza del Tribunale di Latina che ha accolto il ricorso dell'avvocato Renato Mattarelli. Secondo il Tribunale l'epatopatia da Hcv, per la sua condizione di cronicità, ha comportato alla ricorrente danni irreversibili a livello epatico e che è derivata una menomazione permanente dell'integrità psico-fisica della periziata». Il legale che assiste la donna è in attesa di un'altra sentenza del Tribunale capitolino a cui è stato richiesto la condanna del Ministero della Salute. La donna riceverà un indennizzo di 220mila euro e 800 euro al mese per tuttta la vita.
La sentenza
Sangue infetto: arriva il maxi indennizzo per una donna
Latina - Il ricorso accolto dal Tribunale. La trasfusione risale al 1985