I controlli della polizia sono sempre pressanti e gli effetti, negli ambienti della criminalità, iniziano a farsi sentire, specie tra le famiglie rom affiliate al clan Di Silvio, indebolite dalle inchieste degli ultimi anni, che non riescono proprio a rinunciare alla supremazia sulla strada, soprattutto attraverso gli atteggiamenti irriverenti dei più giovani, per imporsi negli affari illeciti e risentono quindi, più degli altri sodalizi, dell'attività di contrasto della Questura. Può succedere allora, come l'altra sera, che una famiglia del calibro dei De Rosa, arrivi al punto di reagire a un semplice controllo delle Volanti con una vera e propria rappresaglia, degenerata nell'aggressione di un poliziotto: Cesare De Rosa, 26 anni, è finito in manette per avere ferito un poliziotto con un pugno al volto.
In ballo non c'era un arresto, le pattuglie della Squadra Volante avevano fermato un'auto che correva in maniera pericolosa tra viale Kennedy e viale Bruxelles, ma i due giovani a bordo erano sprovvisti di documenti d'identità e patente: il conducente, un familiare dell'arrestato, è un volto noto alle forze dell'ordine, così gli agenti del vice questore Celestino Frezza avevano deciso di portare i due in Questura per un controllo più approfondito volto alla loro identificazione.
Quando i familiari dei due giovani avevano raggiunto l'ingresso...
SULL'EDIZIONE DIGITALE
DI "LATINA OGGI" DEL 15 FEBBRAIO 2020
Un pugno in faccia a un poliziotto, apparentemente senza motivo. E per questo motivo è stato arrestato.
E' questo quanto accaduto attorno alle 21 di ieri fuori dalla Questura di Latina, con un agente che è rimasto ferito e un ragazzo del 1994 che è stato arrestato e trattenuto nelle camere di sicurezza in attesa del processo per direttissima in programma domani.
Tutto è accaduto dopo un breve inseguimento che un equipaggio della Squadra Volante ha messo a punto nel capoluogo, bloccando gli occupanti di una Volkswagen Golf che stava procedendo in maniera pericolosa. Questi, contigui a un noto clan autoctono, sono stati quindi accompagnati negli uffici della Questura, ma poco dopo, nei pressi dell'entrata carraia di via Murri, si è formato un capannello di familiari delle persone in questione che hanno protestato nei confronti degli agenti. Ed è da questo gruppetto che il 26enne, peraltro già conosciuto dalle forze dell'ordine, senza alcun apparente motivo ha sferrato un violento pugno al volto di uno dei poliziotti.
A seguito del colpo ricevuto, l'l'agente ha riportato una lesione al labbro superiore, che ha richiesto tre punti di sutura; l'aggressore, invece, è stato immediatamente bloccato e tratto in arresto per l'ipotesi di reato di resistenza e lesioni aggravate a pubblico ufficiale.
di: La Redazione