Non c'è pace per la costa di Anzio. Nei giorni scorsi, infatti, la falesia è tornata a crollare. È accaduto ancora una volta nella zona di Tor Caldara, sul versante marino della Riserva regionale naturale. Proprio nella zona sottostante alla torre - che peraltro è interdetta al transito proprio per la precarietà della roccia - alcuni massi si sono staccati dalla parete e sono finiti a ridosso del bagnasciuga. A segnalarlo, come accaduto in passato, sono stati alcuni cittadini che spesso si recano lungo le spiagge della zona per delle passeggiate in tranquillità.
Come accennato, purtroppo, questo è soltanto l'ultimo episodio di dissesto idrogeologico che sta colpendo Anzio.

Sempre a Tor Caldara, durante le festività natalizie, una porzione di roccia era caduta a terra, portando con sé anche alcuni resti di epoca romana e vegetazione. A distanza di qualche chilometro, invece, erano state le zone del Lido Garda e di Rivazzurra a fare i conti con gli smottamenti. Un'emergenza, questa, che l'altro ieri è finita anche sul tavolo della Regione Lazio: durante la riunione della commissione Tutela del territorio, Erosione costiera, Emergenze e Grandi rischi presieduta da Sergio Pirozzi, il sindaco di Anzio ha manifestato la necessità di intervenire sulla frana della falesia che sta arrivando sull'Ardeatina, ossia quella di Rivazzurra. All'incontro c'era anche il sindaco di Nettuno, che ha lanciato l'allarme sull'erosione nella zona dei Marinaretti e in altri punti della costa.