La Procura ha messo la parola fine all'inchiesta e ha disposto l'archiviazione per la morte di Fabio Pegoraro, l'uomo di 53 anni di Latina trovato senza vita lo scorso agosto in un capannone sulla Monti Lepini, nel capoluogo. Al termine delle indagini, il magistrato non ha ravvisato gli estremi per eventuali processi e, alla fine sulla scorta anche dell'esito della consulenza del medico legale, ha deciso di archiviare.
L'uomo era deceduto in un capannone ed era stato assunto per conto di una cooperativa dove svolgeva servizi di facchinaggio. Venne trovato morto a terra poco prima delle 21,30. In un primo momento si era ipotizzata la morte come causa naturale, un improvviso malore: ed è proprio il malore la causa del decesso. Era stato il pubblico ministero Martina Taglione (nella foto) ad aprire un fascicolo, un atto dovuto, per non lasciare nulla di intentato in questa vicenda.
Proprio per fare piena luce su quello che era accaduto, anche gli ispettori della Asl avevano eseguito dei mirati accertamenti e alla fine l'ipotesi più concreta è stata quella di un malore improvviso ed è per questo che è stata chiesta l'archiviazione. I familiari dell'uomo sono assistiti dagli avvocati Luigi Pescuma e Alessia Milani.