Fra le 542 persone che hanno contratto il Coronavirus sulla «Diamond Princess», la nave da crociera ormeggiata da settimane in Giappone poiché a bordo c'è un grosso focolaio del virus che spaventa il mondo c'è un italiano. La notizia è delle scorse ore e lo Stato si è già mobilitato per tutti gli italiani che sono a bordo di questa nave "maledetta": una task force sanitaria e militare li sta andando a riprendere per portarli in Patria.

La situazione sulla nave ferma da 15 giorni, infatti, è esplosiva e le autorità italiane hanno deciso di non restare a guardare: sono infatti in partenza gli aerei che riporteranno a casa gli italiani presenti: si tratta di una ventina di persone fra turisti e membri dell'equipaggio, tutti usciti indenni tranne l'uomo contagiato, che è in vacanza con la moglie.

Due, nello specifico, i voli che raggiungeranno il Giappone per poi tornare in Italia: il primo riporterà in Italia le persone che, al momento, non risultano contagiate; il secondo, con l'unità di biocontenimento, riporterà nel Bel Paese il connazionale contagiato dal Coronavirus, utilizzando le stesse modalità con cui è arrivato a Pratica di Mare (Pomezia) il giovane Niccolò.

Tutti, ovviamente, saranno sottoposti a un nuovo screening medico da parte di personale specializzato che sta per decollare dall'Italia. Una volta tornati in Italia, finiranno in quarantena.

«Li porteremo a casa nei prossimi giorni - ha spiegato il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio -, perché quello che sta avvenendo richiede prima di tutto il massimo sostegno ai nostri connazionali e il massimo aiuto ai governi che stanno affrontando questo sforzo. Comprendiamo che in questo momento su quella nave ci sono una preoccupazione e un'apprensione dei nostri connazionali, e in genere di tutte le persone che sono a bordo, al di sopra di qualsiasi immaginazione. E' una situazione che le autorità giapponesi stanno gestendo al meglio, ma che ovviamente vede noi come governo italiano impegnati a farli rientrare il prima possibile».