Si è concluso il processo per i presunti favori per concedere la case popolari a Ventotene. L'esito della sentenza, pronunciata nel tardo pomeriggio di martedì, dal tribunale di Latina, presidente Valentini, Fosso e Villani, giudici a latere, ha definito il processo penale che vedeva imputati Assenso Giuseppe ed altri per due delitti di abuso di ufficio e due di falso ideologico in merito all'adozione di due provvedimenti di archiviazione da parte del comune di Ventotene dei procedimenti di decadenza avviati per due alloggi ATER. Il pm, Martina Taglione, aveva chiesto la condanna di tutti gli imputati con pene da un anno e sei mesi a due anni e quattro mesi di reclusione. Il tribunale, ascoltate le difese (il collegio difensivo era composto dall'avvocato Luca Scipione per Giuseppe Assenso e Luigi Cirillo; avvocato Pasquale Cardillo Cupo per Buono Francesco; avvocati Vincenzo Macari e Alfredo Zaza d'Ausilio per Carmine Caputo, ex segretario comunale, e Silvestro Verde e dopo una lunga camera di consiglio, ha per i reati di abuso di ufficio assolto Assenso, Cirillo e Buono per non aver commesso il fatto e condannato Caputo e Verde ad anni 1 e mesi 6 di reclusione (pena sospesa) e per i reati di falso ideologico assolto tutti gli imputati perché il fatto non sussiste. Sono stati rinviati a giudizio per abuso d'ufficio e falso in cinque per la vicenda giudiziaria relativa alla questione delle case popolari sull'isola di Ventotene.