Chiede di tornare in libertà il diciottenne Ferdinando Di Silvio detto Pescio, recluso dietro le sbarre della Casa Circondariale di via Aspromonte da poco più di una settimana per i colpi di pistola esplosi, la sera di lunedì 10 febbraio, in via Moncenisio, a Latina, ad altezza d'uomo. I legali di fiducia del giovane, gli avvocati Luca Amedeo Melegari e Pasquale Cardillo Cupo, hanno depositato in questi giorni un'instanza al Tribunale del Riesame proprio per chiedere la una valutazione del caso ai fini della scarcerazione.

L'arresto era scattato la notte stessa dopo i fatti, per opera degli investigatori della Polizia intervenuti rapidamente dopo le prime segnalazioni dei colpi d'arma da fuoco. Come emerso in un secondo momento, tra i vari...

Si è avvalso della facoltà di non rispondere Ferdinando "Pescio" Di Silvio, arrestato per gli spari in via Moncenisio.  Il giovane è comparso oggi in carcere davanti al giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Latina Giorgia Castriota che ha convalidato l'arresto. Difeso dagli avvocati Luca Amedeo Melegari e Fabrizio Mercuri, è rimasto in silenzio e ha soltanto rilasciato spontanee dichiarazioni spiegando di essere estraneo alle accuse contestate. Alla fine il magistrato ha convalidato l'arresto. La polizia era risalita al giovane quale autore degli spari ad altezza d'uomo, al termine di una indagine lampo  condotta dal pm Giuseppe Miliano. Gli accertamenti anche di natura balistica. 

di: La Redazione