Quella di oggi potrebbe essere una data chiave nell'ambito della vicenda che riguarda i 706 ettari delle Salzare: in queste ore, infatti, scade il termine dei tre anni fissato dall'Agenzia del Demanio come clausola di salvaguardia nei confronti del Comune di Ardea, che il 21 febbraio 2017 è entrato in possesso di tutti i terreni e di quanto presente sopra di essi, incluse le servitù attive e passive, oltre che i giudizi pendenti. In particolare, nel consegnare nelle mani dell'allora sindaco Luca Di Fiori l'intero compendio, l'Agenzia del Demanio volle specificare che, "qualora all'esito di apposito monitoraggio risultasse che il Comune non utilizzi gli immobili, gli stessi rientreranno nella proprietà dello Stato, senza che il Comune possa pretendere dallo Stato alcunché a qualsiasi ragione e titolo".

Di fatto, è cosa nota, il Comune non sta utilizzando terreni e fabbricati - sia di tipo residenziale che commerciale -, molti dei quali risultano avere problemi di natura urbanistica in quanto realizzati su terreni all'epoca statali e gravati da uso civico. E questo potrebbe essere un problema.

Nel richiedere l'assegnazione del compendio, infatti, dal Comune avevano sottolineato come...