Dati allarmanti. Così il presidente territoriale dell'anmil Latina, Debora Spagnuolo, commenta i numeri rivelati dall'Inail in merito alle morti sul posto di lavoro. Infatti, nel 2019, nella provincia di Latina è stata registrata una preoccupante impennata del fenomeno, maggiore rispetto a quella del 2018.  Secondo i dati elaborati da Inail la percentuale delle morti sul lavoro nel 2019 è cresciuta del 2,4% rispetto al 2018 soltanto nella provincia di Latina, così come sono aumentate anche le denunce di malattie professionali che hanno invece registrato un aumento da 803 a 867. Gli infortuni mortali sono anch'essi drasticamente in risalita: per ogni 10.000 abitanti si è passati a 14 contro gli 8 del 2018.
"Francesco Bisecco era originario di Minturno ed è morto lo scorso 13 Febbraio sulla A2 - si legge nella nota Anmil - A causa di un terribile incidente mentre si recava al lavoro. Il suo nome si somma agli altri troppi nomi di morti sul lavoro. Sono dati che riflettono una didattica alla prevenzione dei pericoli sul lavoro carente, ma anche una violazione della sicurezza del lavoratore visto il mancato rispetto delle regole che non permette un più rigido controllo in sede lavorativa. La vita è preziosa perché è una sola e il lavoro deve essere sicuro" - prosegue Spagnuolo - Trovo inaccettabile che nonostante l'impegno quotidiano dell'associazione che rappresento in qualità di Presidente della sezione di Latina e Consigliere nazionale Anmil, ancora non si veda una drastica inversione di tendenza ma troviamo addirittura un incremento. Occorre innanzitutto più controllo sul territorio, gli ispettori sono troppo pochi e non si bandisce un concorso da quasi trent'anni. Noi dirigenti siamo stati formati con Irfa Anmil come formatori della sicurezza sul lavoro con l'appellativo di ‘sentinelle della sicurezza' e come tali potremmo essere utilizzati per effettuare controlli per il rispetto delle norme relative alla sicurezza sul lavoro. Sarebbe un inizio. Bisogna fare qualcosa. Non si possono lasciare gli eventi al caso perché si parla di tutela della vita umana e del rispetto della legge".