Il silenzio di queste ore sembra indicativo sulla decisione dei magistrati del Riesame in merito al ricorso presentato dal 44enne di Latina, finito in carcere con l'accusa di sequestro di persona e l'aggravante del metodo mafioso. Gli avvocati Marco Nardecchia e Alessandro Farau, hanno impugnato la misura restrittiva firmata dal gip Clementina Forleo che ha accolto la richiesta presentata dal pm Francesco Minisci e del collega di Latina, applicato all'Antimafia per questo procedimento Antonio Sgarrella.  I difensori avevano chiesto per il proprio assistito una misura meno afflittiva come gli arresti domiciliari, in aula aveva discusso anche il difensore di un altro indagato che si trova ai domiciliari,  colpito anche lui dalla misura restrittiva. I magistrati continuano ad essere in riserva e il termine scade tra tre giorni ma è chiaro che in caso di annullamento come è accaduto nella maggior parte dei casi, la comunicazione sarebbe arrivata immediatamente. Le indagini dei carabinieri del Comando Provinciale di Latina erano scattate all'indomani di una denuncia presentata da un avvocato del Foro di Santa Maria Capua Vetere che secondo l'accusa era stato sequestrato e picchiato da alcuni clienti insoddisfatti del lavoro che aveva svolto.