Indagini "sotto accusa", quanto meno nel mirino critico delle difese dei tre imputati accusati di usura, estorsione e altri reati aggravati dal metodo mafioso. Ieri mattina presso il Tribunale di Velletri è ripreso il processo che vede imputati Patrizio Forniti, Giampiero Gangemi e Mirko Morgani. Una udienza che ha visto l'audizione del tenente colonnello Ugo Floccher che da comandante del Nucleo investigativo a Frascati, ha condotto le indagini poi confluite sotto il coordinamento della Direzione distrettuale antimafia, su una serie di attentati, minacce e richieste estorsive, denunciate da un imprenditore di Torvajanica e che avrebbero avuto come destinatario anche un secondo imprenditore di Aprilia.

Il comandante ha ripercorso tutte le indagini avviate dopo l'ultimo gravissimo attentato: 28 colpi di fucile d'assalto contro la villa di Torvajanica. E' stato ripercorso il lungo lavoro di intercettazione di telefonate e conversazioni che hanno interessato le due famiglie, e la scoperta - data l'iniziale reticenza - di una serie di altri episodi gravissimi avvenuti nei mesi e negli anni precedenti. Colpi di pistola, proiettili lasciati in giardino, una granata fatta esplodere sempre nel giardino.
Per questi stessi fatti, solo qualche giorno fa, il quarto uomo accusato degli stessi reati, Sergio Gangemi, che aveva scelto di percorrere una strada processuale diversa rinunciando alla lista dei testimoni e offrendosi di risarcire le parti civili (con i Comuni di Aprilia e Pomezia alla fine esclusi dalla possibilità di chiedere risarcimenti) è stato condannato a 9 anni di reclusione.