Si è messo immediatamente in contatto con l'Istituto Spallanzani di Roma il sindaco di Nettuno, Alessandro Coppola, alla luce del trasporto di due giovani nel nosocomio della capitale per accertamenti su un possibile contagio da coronavirus. I due, infatti, sono tornati circa dieci giorni fa da Codogno, la città dove è scoppiato il caso in Italia. La ragazza presentava la febbre e lui, il compagno, ha deciso di chiamare autonomamente l'Istituto. Adesso sono in corso tutti gli accertamenti del caso e soltanto in serata, probabilmente, il sindaco di Nettuno sarà messo al corrente dei primi risultati dai medici dello Spallanzani.
Ad ogni modo, il primo cittadino dichiara di essere pronto ad emanare le ordinanze di chisura di luoghi affollati, quali uffici e scuole, se e soltanto se usciranno risultati positivi dagli esami in corso.
Due ragazzi di Nettuno sono attualmente ricoverati all'Istituto Spallanzani di Roma perché temono di poter aver contratto il coronavirus. È stato uno dei due a chiamare direttamente l'Istituto per le malattie infettive di Roma, raccontando che entrambi erano stati a Codogno, nel Lodigiano, una decina di giorni fa: si tratta del paese che risulta essere uno dei focolai principali dell'emergenza in Italia. I timori sono nati in quanto la ragazza presenta la febbre, mentre il ragazzo non ha alcun sintomo. Come prevedono le procedure del caso, dallo Spallanzani è stata inviata una ambulanza attrezzata, che ha caricato entrambi in estrema sicurezza e li ha portati a Roma. Ora saranno sottoposti a tutti i test di rito per stabilire l'eventuale presenza o meno del coronavirus. Al momento comunque non occorre fare allarmismo.
di: Francesco Marzoli