E' conflitto aperto tra il Direttore generale della Asl di Latina, Giorgio Casati, e il Presidente dell'Ordine dei Medici Giovanni Righetti, dopo che il primo, a seguito di un articolo comparso sul sito ufficiale dell'Ordine pontino, ha querelato per diffamazione l'ematologo Silverio Guarino, l'Ordine dei Medici e il responsabile del sito internet dello stesso Ordine, che ha consentito che quell'articolo venisse veicolato nella forma e nei contenuti ritenuti diffamatori.
E' accaduto tutto qualche settimana fa, la querela è stata depositata il 27 gennaio, dopo che sul sito istituzionale dell'Ordine dei Medici è stato pubblicato un link ad un articolo dal titolo «Quando una dimissione dall'ospedale passa inosservata».
Si tratta sostanzialmente di una lettera nella quale il dottor Guarino commenta la comunicazione di una collega piemontese, anche quella transitata sul sito dei medici pontini, che riferiva della vicenda di un medico ortopedico dimessosi dal servizio pubblico per passare alla professione nel settore privato, senza che la direzione medica e amministrativa della sua ex azienda pubblica di appartenenza avesse manifestato curiosità o dispiacere per quella scelta.
Insomma, casi che si registrano in quantità, ma che per Silverio Guarino, consigliere dell'Ordine, meritano attenzione.
«Lo stesso è capitato anche a me - scrive lo stimato ematologo pontino - Mi sono licenziato nel novembre 1999 dopo 23 anni nella divisione di Ematologia dell'ospedale Goretti. L'ho fatto perché in ospedale c'era troppa politica e poca medicina e io volevo fare il medico, Allora in ospedale c'erano i soliti sconosciuti che vincevano i concorsi per raccomandazione politica o religiosa – racconta Guarino – Oggi non è cambiato niente; non ci sono più i concorsi di una volta, ma gli apicali vengono scelti ancor più disinvoltamente direttamente dai Direttori».
Se Guarino voleva togliersi qualche sasso dalla scarpa, lo ha certamente fatto nel modo peggiore. Intanto perché sono trascorsi ventuno anni dalle sue dimissioni dall'ospedale Goretti; poi perché è andato via senza denunciare alcunché; e infine, cosa che gli è valsa la querela, perché ha associato l'attuale dirigenza dell'azienda sanitaria a condotte e pratiche di raccomandazione politica o religiosa.
Ce n'è abbastanza per fare incazzare anche il più mite dirigente di un ufficio pubblico, e Casati non ha fatto eccezione, anzi, è più logico ritenere che non abbia voluto fare eccezione. Di fronte a un'affermazione come quella di Guarino, non poteva non sentirsi colpito direttamente. Di più, si è sentito diffamato. E quindi ha dato mandato all'avvocato Renato Archidiacono di tutelarlo con una querela per diffamazione all'indirizzo di Silverio Guarino. Nell'atto giudiziario depositato in Procura, il nome di Giovanni Righetti non compare mai, ma incombe da protagonista, intanto come Presidente dell'Ordine dei Medici di Latina cui il sito istituzionale fa riferimento, e poi, verosimilmente, anche come responsabile di quello stesso sito.
«E' grave - sottolinea l'avvocato Archidiacono nella querela – la responsabilità di chi ha ritenuto di dare risonanza e clamore al contenuto a quello scritto in un ambito estremamente collegato alle attività sanitarie».
Insomma, secondo il difensore di Casati, doveva essere Righetti ad impedire che lo sfogo del collega venisse pubblicato, in quella forma e con quei contenuti, sul sito istituzionale dell'Ordine dei Medici.
Pare invece che l'intramontabile Presidente, se non si è trattato di una distrazione, abbia preferito veicolare in rete la freccia scoccata da Silverio Guarino all'indirizzo di imprecisati quanto facilmente identificabili Direttori del servizio sanitario nazionale: ce n'è uno soltanto in provincia di Latina, e malauguratamente per i divulgatori coinvolti, non ha voluto saperne di incassare il colpo. Non fosse altro che l'esperienza vissuta da Guarino al Goretti suggerisce che i suoi commenti e le sue riflessioni traggano spunto dalla realtà di Latina e siano indirizzate a quella prima che ad altre realtà.
Se Righetti abbia fatto la scelta giusta o meno nel concedersi la libertà di dare ospitalità e visibilità alle esternazioni del collega, lo stabilirà un giudice.
Intanto sarà un sostituto procuratore a valutare se la frase di Silverio Guarino contenga il fumus della diffamazione.
Al di là degli esiti della vicenda giudiziaria appena innescata, di certo e di curioso, oltre che grave, resta la distanza che separa l'Ordine dei Medici di Latina dalla realtà sanitaria che occupa in assoluto il maggior numero di medici nel territorio pontino, l'Azienda Asl. E' segno che qualcosa deve essere andato in pezzi nei rapporti tra la presidenza dell'Ordine e la direzione aziendale Asl, ovviamente prima della pubblicazione dell'intervento galeotto sul sito istituzionale dei medici pontini.