Il caos e l'allarmismo che un'emergenza come quella del Coronavirus sta generando in Italia provoca ripercussioni inaspettate anche nel mondo dello sport dilettantistico pontino. Se a livello nazionale sono stati fermati tutti i campionati maggiori di qualsiasi disciplina, a livello locale, perlomeno dove non si presentano casi di Coronavirus e per questo è inesistente qualsiasi tipo di emergenza, tutte le attività vanno avanti tranquillamente. Tutte, o quasi. Sì, perché a colpire in queste ore è l'imbarazzante situazione che si sta creando all'interno del plesso scolastico ISS Marconi di via Reno, a Latina. Se nelle ore diurne le attività scolastiche procedono regolarmente e senza alcun intoppo (non potrebbe essere altrimenti viste le direttive del Ministero a riguardo), con grande sorpresa delle società sportive interessate, la dirigente scolastica Ester Scarabello ha deciso di negare l'accesso all'interno della scuola per le attività extrascolastiche pomeridiane che si svolgono nella palestra dell'istituto. Il motivo? – scrive lo stesso dirigente in una circolare – Il decreto Legge 23 febbraio 2020 relativo all'emergenza CODIC 19. Tutto giusto, se non fosse che il decreto in questione sia da attuare – si legge integralmente - «nei comuni o nelle aree nei quali risulta positiva almeno una persona per la quale non si conosce la fonte di trasmissione o comunque nei quali vi è un caso non riconducibile ad una persona proveniente da un'area già interessata dal contagio». Latina, quindi, è assolutamente esclusa da questo tipo di discorso.
E allora non si capisce davvero il motivo per cui sia necessario interrompere di punto in bianco tutte le attività delle tante realtà sportive che all'interno dell'ISS Marconi svolgono il loro lavoro quotidiano. Soprattutto non si capisce bene perché la mattina si possa andare regolarmente a scuola e il pomeriggio, invece, altri ragazzi – in un numero decisamente minore - non possano accedere alla struttura per allenarsi.
Stiamo parlando di cinque realtà di calcio a 5, scuola calcio e boxe. Nel caso particolare del futsal, tra l'altro, si sta verificando una situazione che definire paradossale sarebbe riduttivo.
Se da una parte la scuola è stata chiusa per allenamenti e le partite del campionato provinciale programmate pe il weekend, dall'altro, la Figc, non ha accordato alcun rinvio ai club che rischierebbero così un'assurda sconfitta a tavolino senza poter scendere in campo. E' bene, dunque, che qualcuno (la Provincia?) intervenga al più presto per mettere ordine in un caos che rischia solo di creare disagi e allarmismi inutili. Ancora di più perché generati dalle decisioni prese da chi, invece, dovrebbe soltanto attenersi alle direttive che arrivano dall'alto senza prendere alcun tipo di bizzarra iniziativa personale