Tentò di uccidere il compagno della madre colpendolo più volte con un taglierino al culmine di una lite per l'utilizzo di una casa. Un raptus di violenza che è costato caro ad Ivano Bosco, 42enne di Aprilia, che è stato condannato a dieci anni per il tentato omicidio di Roberto Bianchi.
Nella giornata di ieri infatti il giudice Mario La Rosa ha emesso la sentenza nei confronti dell'uomo, arrestato dai carabinieri del reparto territoriale di Aprilia pochi giorni dopo la violenta aggressione nella zona delle case popolari del quartiere Toscanini. I fatti sono risalgono al 17 marzo 2019 nella zona compresa tra via Londra e via Inghilterra, qui infatti Bosco sfogò la sua furia contro il 65enne Bianchi, prima colpendolo ripetutamente con calci e pugni e poi sferrandogli una coltellata all'addome con uno spadino lungo 30 centimetri; un fendente che procurò una profonda ferita al compagno della madre che finì in un lago di sangue.
Per questo Bianchi venne immediatamente trasportato al pronto soccorso e ricoverato in prognosi riservata alla casa di cura «Città di Aprilia», per le profonde ferite riportate nell'aggressione. Ma nella sua furia Bosco si scagliò verbalmente anche contro la madre per farsi consegnare con la forza le chiavi dell'appartamento in via Londra, prima minacciando di bruciare l'immobile disabitato, poi rompendo la porta-finestra del salone per ottenere le chiavi della casa.
Cronaca
Dieci anni per il tentato omicidio
Aprilia - Nel 2019 provò ad uccidere con alcune coltellate all’addome il compagno della madre al culmine di una lite