Tre anni di reclusione per l'incendio che ha distrutto la ex Eco-X di Pomezia. È questa la pena comminata dal giudice per l'udienza preliminare del Tribunale di Velletri, Giuseppe Boccarrato, all'uomo che il 5 maggio 2017 era l'amministratore unico della società che gestiva il sito andato a fuoco quasi tre anni fa.
Il processo di primo grado con rito abbreviato si è concluso ieri mattina nelle aule di piazza Giovanni Falcone: ferma restando la presunzione di non colpevolezza dell'indagato fino all'ultimo grado di giudizio, all'uomo sono stati contestati in aula l'incendio colposo, l'inquinamento ambientale colposo, la rimozione od omissione dolosa di cautele contro gli infortuni sul lavoro, ma anche alcune violazioni di legge riguardo l'ipotetica attività di gestione dei rifiuti non autorizzata, l'assenza del certificato di prevenzione incendi e la mancata designazione del responsabile del servizio di prevenzione e protezione aziendale e di altre iniziative non prese nel sito poi distrutto dal rogo.
Per i reati principali, ossia fra gli altri l'incendio colposo e l'inquinamento ambientale colposo, sono arrivate la condanna a tre anni di reclusione e la multa di 40mila euro; per le altre contestazioni, invece, sono stati comminati tre mesi di arresto e 6.500 euro di ammenda.
Inoltre, all'imputato è stato anche ordinato il ripristino dello stato dei luoghi.
Infine, il giudice ha riconosciuto anche il risarcimento dei danni: per il Comune di Pomezia - difeso dall'avvocato Luigi Leoncilli - si parla di 250mila euro più spese legali, mentre per l'Osservatorio Nazionale Amianto presieduto dall'avvocato Ezio Bonanni sono stati riconosciuti 5.000 euro più le spese legali sostenute. Risarcimento danni anche per una cittadina assistita dall'avvocato Francesco Falco: mille euro più le spese legali sostenute.
La somma più alta, come visto, è chiaramente stata riconosciuta dal giudice al Comune per il danno che l'intera città ha subito in quei giorni, sia per i cittadini che per l'immagine della città : ordinanze restrittive, zone interdette e tante sofferenze - oltre che un alto tasso di inquinamento soprattutto in concomitanza con le difficili ore dell'incendio che ha distrutto il sito di via Pontina Vecchia - hanno portato il gup a sposare la tesi dell'avvocato Leoncilli portata avanti per conto dell'ente.
Tra 90 giorni saranno depositate le motivazioni della sentenza, che l'imputato potrà impugnare in Appello.
«Con questa sentenza sono stati assicurati alla giustizia tutti coloro che, immemori della condizione di rischio, hanno contaminato l'ambiente» ha commentato l'avvocato Ezio Bonanni, rappresentato in aula dall'avvocato Riccardo Brigazzi.
Tre anni di reclusione per l'unico imputato nel processo che si è tenuto a Velletri con rito abbreviato. La pena per i reati di incendio colposo e inquinamento ambientale. E' questo quanto deciso dal giudice di Velletri per il processo relativo all'incendio della Eco-X di Pomezia, avvenuto il 5 maggio 2017.
La prima fase giudiziaria si è conclusa nelle scorse ore e, fra le varie decisioni del giudice, c'è stato anche il riconoscimento di un risarcimento danni all'Osservatorio nazionale amianto che si era costituito come parte civile. In aula, per conto dell'avvocato Ezio Bonanni, c'era l'avvocato Riccardo Brigazzi. «Con questa sentenza sono stati assicurati alla giustizia tutti coloro che hanno contaminato l'ambiente», sono state le prime parole di Ezio Bonanni.
di: Francesco Marzoli