L'emergenza Coronavirus e la gestione della situazione che sta vivendo l'Italia intera - e di rimando la provincia di Latina - ha porto i sindaci dei 33 Comuni a riunirsi e ad elaborare una lettera destinata alla cittadinanza intera.

Ecco il contenuto integrale:

Cari cittadini,
stiamo vivendo un'emergenza nazionale, delicata e complessa allo stesso tempo, l'obiettivo è contenere il diffondersi del COVID-19 che pone le nostre comunità di fronte a una sfida inedita. Stiamo facendo di tutto per fronteggiare questa situazione con accortezza e senso di responsabilità. Mai come in questo momento è importante che la responsabilità venga vissuta collettivamente.

Il Governo ha varato le misure per contenere il contagio con un nuovo Decreto della Presidenza del Consiglio dei Mi- nistri e per renderle ancora più efficaci è necessario e opportuno che ognuno di noi assuma, nella propria quotidianità, comportamenti che siano assolutamente rispettosi delle raccomandazioni in esso contenute.

Invitiamo innanzitutto chi fa rientro nel nostro territorio, proveniente dalle zone rosse e comunque dalle zone più esposte al contagio, a contattare il proprio medico curante o i numeri 800 118 800 e/o 1500.

È necessario evitare assembramenti, luoghi affollati o contatti ravvicinati.

Raccomandiamo in particolar modo agli anziani e ai soggetti deboli a limitare le uscite di casa se non per estrema neces- sità. Invitiamo tutti coloro che svolgono e si occupano di attività sportive e di ristorazione a garantire il rispetto assoluto delle norme sulle distanze individuali. Ricordando che la distanza minima deve essere necessariamente di un metro.

È importante comunque non farsi sopraffare da eccessivi allarmismi. Con le dovute accortezze e sempre nel rispetto dei comportamenti indicati, è possibile continuare a svolgere la propria vita sociale, in particolar modo all'aperto.

I Comuni della Provincia di Latina stanno unendo le forze, in continuo contatto con la Prefettura, la Direzione Generale della ASL e la Protezione Civile, e già da tempo si sono organizzati per garantire condizioni igieniche e prevenzione a beneficio di tutti i cittadini.

Siamo chiamati a una prova di maturità e siamo certi che le nostre comunità sapranno affrontare al meglio questa situa- zione facendo prevalere in ogni luogo e in ogni momento il senso di responsabilità e il rispetto delle norme.

Un comportamento corretto, responsabile e accorto, è fattore necessario a tutelare un bene primario: la salute di tutti.

I Sindaci della Provincia di Latina

Confermati 24 casi di positività al Coronavirus in provincia di Latina. Lo ha reso noto poco fa la Asl Pontina, inviando un comunicato stampa attraverso cui si fa il punto della situazione e si smentisce la notizia di un minorenne risultato positivo, circolata nelle scorse ore e ripresa da alcuni organi di stampa e web.

«Al momento della redazione del presente comunicato - spiegano dalla Asl -, si rappresenta che in Provincia di Latina si registrano 24 casi positivi al Covid-19. Di questi quattro sono in isolamento fiduciario a domicilio con un quadro di salute buono. Nove pazienti sono ricoverati allo Spallanzani mentre gli altri si trovano nei reparti di Malattie Infettive del Goretti o in Terapia Intensiva. Con riferimento alla notizia di un minorenne positivo, solo in considerazione della delicatezza della posizione, si comunica che lo stesso è negativo. Si tratta, pertanto, dell'ennesimo caso di cattiva e irresponsabile informazione che, in questi giorni, sta circolando su alcuni canali informativi».

Questa la conclusione della nota: «Si ricorda che, al fine di non determinare allarme tra la popolazione si chiede di far esclusivamente riferimento a fonti ufficiali quali la Regione Lazio, il Seresmi, lo Spallanzani, e la Direzione Generale dell'Azienda Asl. Si raccomanda di recarsi in Pronto Soccorso solo se necessario e di far riferimento al numero verde 800 118 800, al 1500, al fine di gestire al meglio l'emergenza mantenendo gli standard di cura della sanità regionale».

di: Francesco Marzoli

Ventiquattro persone contagiate nella provincia di Latina, quattordici nella sola città di Pomezia, una ad Ardea. Trentanove persone nell'area pontina e dell'area sud di Roma, che formano una fetta piuttosto estesa del totale degli individui che, nel Lazio, hanno contratto il Coronavirus, ossia 75 persone.

E' questa la situazione fotografata ieri sera, con tante città e paesi che si trovano a fare i conti con l'emergenza. Un'emergenza che si è acuita con il primo decesso di una donna con il Coronavirus (una 80enne di Lenola ricoverata all'ospedale di Formia per altre patologie e risultata positiva al Covid-19) e con la morte di un'altra signora molto anziana all'ospedale di Fondi (una 93enne), sulla quale sono stati effettuati i tamponi, ma non si hanno ancora risposte.

Per quanto riguarda i contagi si parte da Pomezia, centro che fa i conti col più alto numero di contagi nella zona: 13 persone. E sempre a Pomezia è in corso la più vasta indagine epidemiologica che Asl e Regione hanno attivato: 400 persone intervistate per provare a capire come possa essersi diffuso un virus che è arrivato molto probabilmente dal nord Italia.

Poi si passa a Fondi, dove la Regione Lazio ha puntato i fari: e da qui a scarrello nel resto della provincia pontina (capoluogo incluso) fino ad arrivare ad Aprilia, Ardea e Cisterna-Velletri, passando per Formia, Cori, Sezze, Minturno.

Insomma, un quadro complesso, che gli esperti stanno tenendo sotto controllo, anche se il link epidemiologico iniziale sembra legato alla Lombardia.

di: Francesco Marzoli