L'ex ospedale di Cori potrebbe essere riaperto ed aiutare la Asl in questa emergenza Coronavirus. E' questo l'invito del sindaco di Cori, Mauro De Lillis, all'Azienda Sanitaria Locale di Latina. "I dati attuali e il periodo di incubazione non ci rassicurano, il rischio del diffondersi di nuovi casi è alto - scrive il sindaco - Accolgo positivamente la notizia della riapertura dell'ex ospedale di Gaeta, già nel passato destinato alle malattie infettive, per ospitare l'accoglienza delle persone colpite dal Coronavirus . Un ‘ottima soluzione per prevenire eventuali affollamenti presso l'ospedale di Formia e rafforzare l'offerta sanitaria nel su pontino. Un ragionamento analogo, a mio avviso, in caso di necessità potrebbe essere fatto anche sui monti Lepini e nord pontino. Gli spazi non utilizzati degli ex ospedali di Sezze, Priverno e Cori potrebbero essere riaperti ed adibiti alla accoglienza dei cittadini colpiti dal virus, qualora ovviamente, e speriamo di no, ce ne fosse il bisogno. In particolare , l'ex ospedale di Cori , si trova in una posizione strategica per il nord Pontino. Raccoglie l'utenza di Cori, Cisterna di Latina, Norma e Rocca massima. Una proposta questa nel pieno rispetto e stima dell'operato dell'Asl di Latina a cui voglio rivolgere il ringraziamento di tutta la comunità' per l'enorme lavoro che sta facendo per la tutela della salute di tutti noi. Cari concittadini l'attenzione deve essere sempre alta, dobbiamo essere cauti, rispettare le regole , augurandoci che il fenomeno del Coronavirus si ridimensioni".