Cerca

Giudiziaria

Sequestrano un tedesco, trappola per amore in Cassazione

Sul banco degli imputati due stranieri accusati di aver tenuto sotto scacco un cittadino tedesco nel centro Al Karama

Sequestrano un tedesco, trappola per amore in Cassazione

Puntano a scardinare le accuse e a ridimensionare l'impianto accusatorio i difensori di Mirela Iordache e Baldovin Tomescu, i due stranieri residenti ad Al Karama, condannati dai giudici della Corte d'Appello per il sequestro del cittadino tedesco, avvenuto nell'aprile del 2016 e liberato al termine di una operazione della Squadra Mobile scattata nella notte tra il 24 e il 15 aprile. Una volta che i difensori degli imputati hanno letto le motivazioni della sentenza di secondo grado, hanno impugnato le condanne relative al sequestro di persona (per il furto era arrivata l'assoluzione) e hanno presentato ricorso davanti ai giudici della Corte di Cassazione. Il via al processo davanti alla quinta sezione è fissato per il prossimo 27 marzo.
Scontato che in aula tra accusa e difesa sarà una vera battaglia, a partire prima di tutto da una serie di elementi relativi ai rapporti tra la parte offesa, un meccanico che viveva in Germania, e la Iordache una donna con cui ha avuto in passato una relazione.
In sede di interrogatorio - durante il processo che si era celebrato in Corte d'Assise a Latina - l'uomo, originario di Stoccarda, aveva riferito di aver conosciuto l'avvenente ragazza in Germania e che poi proprio nell'aprile del 2016 era venuto in Italia per stare insieme a lei. Secondo la polizia il cittadino straniero era stato attirato in una subdola trappola d'amore. Una volta arrivato nel capoluogo - sempre secondo il teorema accusatorio - era stato sequestrato e portato contro la sua volontà in un container. In un secondo momento era stato individuato e liberato dalla polizia italiana in collaborazione con le autorità tedesche, grazie alla localizzazione del suo cellulare e subito dopo che la vittima del sequestro era riuscita ad inviare un messaggio con una richiesta di aiuto alla sorella che era in Germania.

Edizione digitale

Sfoglia il giornale

Acquista l'edizione