«C'è una persona che passeggia sotto il mio palazzo». «Ci sono due uomini con un cane». «Stanno aprendo il bar dall'altro lato dle marciapiede». «Sento rumori sul pianerottolo, sicuramente organizzano una festa». Centinaia di telefonate di questo tipo da almeno tre giorni, notti comprese, intasano i centralini delle forze dell'ordine e della polizia municipale. Nel tentativo di contribuire ad applicare in modo scientifico e universale le misure contro il contagio, si moltiplicano quelle che, in un tempo normale, sarebbero state definite delazioni. Solo una piccola percentuale di queste segnalazioni evidenza reali violazioni delle regole imposte dal decreto ma le telefonate non si placano. Alcune sono paradossali per gli effetti che potrebbero avere. Per esempio: nei due giorni in cui il Comune di Latina ha chiesto ai volontari della protezione civile di diffondere col megafono, da un'auto, la necessità di stare a casa, si sono avute decine di richieste di controlli alle sale operative di polizia municipale e questura perché si temeva «una truffa»! I controlli in strada, sia in centro che sul lungomare sono stati potenziati eppure questa stretta, che ha anche un effetto visivo molto evidente, non viene considerata sufficiente dai tantissimi cittadini che continuano a chiedere di controllare e perseguire anche movimenti minimi e autorizzati pur nelle restrizioni entrate in vigore in tutta Italia. Dietro c'è il timore dei contagi, ma, sorse soprattutto, l'idea che tutti coloro che ancora si vedono in giro possa contribuire ad allungare i tempi della quarantena. Il numero massimo delle segnalazioni coincide con la divulgazione di nuove misure precauzionali, come il provvedimento di revisione degli orari dei supermercati e le ordinanze dei sindaci sulla chiusura di parchi, piste ciclabili, tratti del lungomare. Chi sgarra o ignora le nuove regole non deve «temere» solo il maggiore controllo delle forze dell'ordine ma anche l'indignazione dei vicini di casa in quel turbinio di scarsa fiducia nell'educazione civica che si facendo spazio negli ultimissimi giorni. Come finirà il match tra gli indisciplinati e gli arrabbiati? La verità è che non può essere un duello rusticano bensì un tempo affidato al buon senso e al rispetto delle regole di tutti.