Si è chiuso oggi un altro capitolo del filone investigativo che ha portato, due anni fa, agli arresti dell'operazione "Alba Pontina" consentendo di sgominare il sodalizio criminale capeggiato da Armando Di Silvio detto Lallà, capo di una delle famiglie più agguerrite del clan di Campo Boario. Proprio in questi giorni la Direzione Distrettuale Antimafia di Roma ha notificato la chiusura dell'inchiesta e i contestuali atti di garanzia a quattro degli indagati per i quali gli inquirenti avevano deciso di stralciare il procedimento. Le vicende sono principalmente quelle legate alla compravendita di voti, anche con metodo estorsivo, finite nel frattempo nel processo a carico dei primi imputati.
Tra gli indagati che in un primo momento si erano risparmiati il rinvio a giudizio e ora rischiano di andare a loro volta a processo, c'è il geometra Roberto Bergamo, nel 2016 candidato Consigliere comunale, che si sarebbe adoperato per comprare voti attraverso la criminalità locale. Come lui è indagato infatti Angelo Morelli detto Calo, legato alle famiglie Di Silvio, ma estraneo - se non addirittura concorrente - al sodalizio di Armando "Lallà", che si sarebbe attivato proprio per comprare i voti, anche 30 euro l'uno facendo accompagnare gli elettori al seggio. Tra coloro i quali avrebbero partecipato alla compravendita, c'era anche Ismail El Ghayesh, che avrebbe cercato di estorcere denaro a un giovane per un debito di droga prima di costringerlo a votare Bergamo accompagnandolo al seggio (avrebbe agito insieme a Gianfranco Mastracci che invece è stato già condannato in primo grado).
Nello stralcio dell'inchiesta Alba Pontina, il quarto nome è quello di Antonio Fusco detto Marcello, che sarebbe entrato in gioco nel caso dell'estorsione consumata dai Di Silvio ai danni di un ristoratore, l'episodio che aveva portato agli arresti dei figli di Lallà già nel 2016. Come emerso dalle indagini, Fusco sarebbe intervenuto per mediare con i Di Silvio in difesa del ristoratore e avrebbe aiutato i rom a evitare in un primo momento l'arresto con una soffiata.
Il fatto
Estorsioni e compravendita di voti, chiusa inchiesta stralcio di Alba Pontina
Latina - Tra gli indagati l'allora candidato consigliere Roberto Bergamo con Angelo Morelli e Ismail El Ghayesh che si erano adoperati per estorcere e comprare voti. C'è anche Marcello Fusco per una soffiata ai Di Silvio