Una task force operativa dela Regione Lazio, composta da cento persone, lavora le richieste inviate per la cassa integrazione in deroga in Regione Lazio. Una cifra cospicua arriva proprio dalla provincia di Latina. I numeri delle domande sono imponenti oltre 30mila di accesso alla cassa integrazione in deroga per quasi 80mila lavoratori con una corposa percentuale che riguarda la provincia di Latina. Sono almeno settemila le persone del territorio pontino che hanno presentato la richiesta. E' questo l'ultimo scenario della crisi economica, conseguenza dell'emergenza Covid in provincia di Latina che ha messo in ginocchio migliaia di piccole imprese che rischiano di morire definitivamente. Nel 2020 la chiusura prorogata potrebbe rappresentare la parola fine per la scomparsa di aziende piccole ma dalla storia comunque gloriosa, a partire dal segmento artigianale, fino ad aziende più giovani. Le richieste sono partite dal primo aprile, oltre alle domande di cassa integrazione in deroga è necessario inserire in questo contesto drammatico anche la cassa integrazione ordinaria e il fondo di integrazione salariale per avere un'idea di quanto le conseguenze del, Covid abbiano ucciso l'economia pontina. Le prospettive sono nere per molti commercianti, a partire da chi aveva fatto degli ordini e non li può rispettare dal punto di vista economico per i mancati incassi, a chi invece ha affitti da pagare e aspettava il periodo di Pasqua e poi anche l'arrrivo della bella stagione per rianimare i conti. Un disastro che in provincia di Latina potrebbe lasciare il segno. La maggior parte di domande - secondo i dati della Regione Lazio - che riguarda aziende di piccole dimensioni, arriva da Roma e provincia a seguire subito dopo c'è la provincia di Latina con una percentuale che sfiora il 10%, in terza posizione Frosinone e poi Viterbo e Rieti. La posizione di Latina è indicativa sulle proporzioni della crisi.