Nessun favore al concorso dei vigili urbani al Comune di Ponza. E' quanto si sono apprestati a far sapere i protagonisti dell'indagine in corso, attraverso il loro legale di fiducia, il quale per conto dei suoi assistiti tiene a precisare e raccontare la loro versione dei fatti che naturalmente è diametralmente opposta a quella contenuta nell'informativa della Guardia di Finanza. Sarà infatti la Procura di Cassino a stabilire se quanto ricostruito dalle fiamme gialle meriti un approfondimento dell'indagine e, se l'ipotesi di reato, concorso in abuso d'ufficio, sia meritevole di una formale contestazione, oppure gettare la cartellina nel cestino della carta straccia. Intanto come è giusto che sia, anche la parte in causa ha diritto di raccontare la sua versione dei fatti. Secondo quanto si legge nella nota inviata dal legale quanto raccontato e descritto in maniera dettagliata nella denuncia viene descritto «all'interno del Comune di Ponza un distorto svolgimento del concorso per l'assunzione dei vigili urbani, favorendo una candidata parente di un amministratore del medesimo Comune, accusa tendenziosa ed offensiva». Il legale precisa inoltre che «alcun componente della commissione esaminatrice del concorso, ha ricevuto avvisi da parte della Procura di Cassino, alcun componente dell'amministrazione del Comune di Ponza, ha ricevuto avvisi da parte della Procura di Cassino; ad oggi non risulta nessuna imputazione di rato nei confronti dei componenti della commissione e dell'amministrazione comunale». Nella nota si racconta inoltre che «la parente dell'amministratore comunale, inizialmente non è risultata vincitrice della selezione, ma solo successivamente alla finanziaria entrata in vigore dopo il concorso e alla richiesta di un vincitore del concorso di mobilità volontaria preso altra sede, di seguito allo scorrimento della graduatoria è stata assunta». Sempre secondo quanto scrive il legale dell'amministratore e del segretario comunale, rispettivamente Michele Nocerino e Raffaele Allocca, il concorso «si è svolto nella massima regolarità e trasparenza, tutti gli atti sono accessibili a chiunque vorrà appurare la regolarità della procedura di selezione». Il delegato ha partecipato e votato per l'assunzione della cognata (conflitto di interesse), ma su questo nella dell'avvocato non si fa cenno ad un precisazione.