Sognavano di diventare top gun e pilotare un aereo militare. L'Aeronautica non li aveva ritenuti idonei sotto il profilo dell'attitudine al volo. Niente da fare e tanti saluti. Nei giorni scorsi il Tar di Roma ha dato ragione ad una ragazza e un ragazzo che hanno impugnato l'espulsione. Ma c'è di più: come è riportato nel provvedimento, i magistrati - alla luce della ricostruzione offerta dai ricorrenti - hanno disposto l'invio degli atti in Procura a Latina, competente per il luogo dove sono avvenuti i fatti: il 70esimo stormo.
La storia si sviluppa tra la fine di agosto e il novembre del 2017. I due aspiranti piloti che hanno 23 e 24 anni, hanno contestato le modalità con cui si sono svolte le esercitazioni di volo che non erano conformi - secondo il ricorso - alle modalità previste. Alla fine il Tar ha accolto il ricorso presentato dagli avvocati Carla Foschini e Valentina Di Benedetto del Foro di Roma. Tra i momenti chiave di tutta la vicenda che sono riportati nel provvedimento c'è una data importante: quella del 28 agosto del 2017 quando nel caso della ragazza che sogna di diventare pilota inizia l'attività di addestramento e in questo contesto che a lei e agli altri allievi viene presentato il "Syllabus", un programma approvato per il conseguimento del brevetto di pilota contenente tutte le norme alle quali l'addestramento si deve attenere. Le violazioni - secondo gli allievi espulsi - riguardano proprio questo programma. I due piloti hanno contestato il provvedimento - senza protocollo e senza data - notificato il 2 febbraio del 2018 con cui era stata disposta l'espulsione dall'Accademia Aeronautica e di proscioglimento della ferma per insufficienza attitudine al conseguimento del brevetto di pilota d'aeroplano.Il Tar ha disposto la reintegra della ragazza e del ragazzo e «per la complessità e la particolarità della vicenda portata all'esame del Collegio, si dispone la tramissione degli atti del giudizio in Procura». Ci sono anche altri ricorrenti che hanno impugnato l'espulsione e sono assistiti dall'avvocato Luca Scipione.