Ci sono circa ventimila braccianti già al lavoro per la raccolta dell'ortofrutta in provincia di Latina ma, secondo alcune organizzazioni del settore, non bastano e manca quest'anno la possibilità di assumere stagionali, molti dei quali erano lavoratori stranieri. Nel dibattito corrente viene fuori un altro dato che arriva dagli Uffici per l'impiego, i quali non hanno ricevuto ad oggi richieste di assunzione per lavoratori in agricoltura. Qualcosa non torna in una storia che, gioco forza, si inserisce nel contesto complicato del lavoro in agricoltura in provincia di Latina.
«Partiamo dai numeri. - dice Dario D'Arcangelis della Cgil che segue i lavoratori agricoli da molto tempo - negli ultimi cinque anni non abbiamo chiesto un solo lavoratore in più rispetto a quelli assegnati, come mai nel 2020 siamo in emergenza? La Regione Lazio ha messo a disposizione un'app dedicata per chiedere braccianti agli Uffici per l'impiego, basta usarla e si avranno lavoratori stagionali regolarmente assunti. Se invece il problema è la regolarizzazione di quei braccianti che negli anni passati venivano utilizzati in nero, allora stiamo parlando della difficoltà di alcune aziende di fare emersione. Non sono tra coloro che vogliono colpevolizzare e generalizzare, ma dobbiamo stare ai numeri. Abbiamo bisogna di trentamila lavoratori anziché ventimila? Bene assumiamo i diecimila che mancano con l'app, gli sgravi fiscali e tutto il resto ma non li possiamo ‘utilizzare' in nero».