Potrebbe concludersi con un'archiviazione lampo la vicenda del cane sepolto, con tanto di lapide, nel cortile delle case popolari di viale Pierluigi Nervi. L'emergenza sanitaria in atto, ha accelerato la risoluzione in tempi ancora più rapidi del caso, profilando al giovane autore dell'occupazione del suolo pubblico la possibilità di risparmiarsi le conseguenze penali del caso. È quanto ha stabilito in questi giorni la Procura di Latina.
L'episodio risale a un mese fa, quando la Polizia Locale era intervenuta per verificare la segnalazione della sepoltura in atto, nel cortile delle case popolari, di un animale morto. Al loro arrivo gli agenti avevano trovato i proprietari del cane e la lapide apposta poco prima. Con la consulenza dei veterinari Asl, era stato deciso il sequestro dell'area per le valutazioni del caso, alla luce anche del fatto che il suolo è pubblico, trattandosi di un cortile annesso agli immobili gestiti dall'Ater.