Parti sociali e Governo hanno trovato ieri l'accordo sul protocollo di sicurezza che dovrà essere applicato da tutte le aziende che riapriranno i battenti al termine del lockdown, dunque in gran parte dal prossimo 4 maggio. In particolare rispetto al documento già varato lo scorso 14 marzo, sono state implementate le misure per il rientro, dai dispositivi di protezione alle sanificazioni, dallo smart working alle postazioni distanziate. Prevista anche la sospensione temporanea per le imprese che non applicano le regole. Nessun obbligo comunque per mascherine e guanti, anche perché sarebbe difficile trovarne in commercio a sufficienza.
Dispositivi di sicurezza: ancora incertezze
Andranno utilizzati sempre guanti e mascherine sul posto di lavoro? Il protocollo non chiarisce al cento per cento, ma lascia intendere che questi dispositivi non saranno necessari se ci sarà il distanziamento sociale. Inoltre viene riconosciuta anche la difficoltà nel reperire i Dpi come le mascherine, ancora scarse in commercio. Esse però dovranno essere garantite «qualora il lavoro imponga di lavorare a distanza interpersonale minore di un metro». Saranno comunque le intese nelle singole aziende a indicare i dispositivi di protezione individuale da adottare «sulla base del complesso dei rischi valutati». Mascherine e guanti andranno però indossate «da tutti i lavoratori che condividono spazi comuni».
Le regole di base
Nessun obbligo di misurazione della temperatura all'ingresso sul luogo di lavoro ma l'obbligo per i lavoratori di restare a casa in caso di febbre oltre 37,5 e di informare prontamente l'azienda nel caso sul lavoro si manifestino sintomi di influenza. In tutti i luoghi di lavoro dovranno essere affisse e ben visibili le regole da rispettare. Tra queste: di mantenere la distanza sociale di un metro e di lavare le mani. Inoltre, per chi deciderà di farlo, sarà possibile misurare la temperatura corporea prima dell'accesso al lavoro, attraverso i termoscanner. Per il personale dei fornitori esterni e delle ditte in appalto sono previste procedure di ingresso, transito, uscita e servizi igienici dedicati, così da ridurre i contatti con i dipendenti dell'azienda committente. Le imprese sono tenute alla «pulizia giornaliera» e alla «sanificazione periodica» dei locali e degli strumenti come «tastiere, schermi touch, mouse» e ovviamente a mettere «a disposizione idonei mezzi detergenti per le mani» per tutti i lavoratori. L'accesso agli spazi comuni (mensa, spogliatoi, aree fumatori, distributori di bevande e snack) sarà «contingentato, con la previsione di una ventilazione continua dei locali, di un tempo ridotto di sosta all'interno di tali spazi»