Fine della quarantena per la casa di riposo "Fiordalisi" di San Felice Circeo, dove fortunatamente non si sono registrati altri casi di positività al coronavirus e pertanto la situazione potrà tornare alla "normalità" nel rispetto delle misure di contrasto alla diffusione del virus. A dare la buona notizia ieri pomeriggio, nel corso di una diretta facebook, è stato il sindaco Giuseppe Schiboni.

«A San Felice – ha detto il primo cittadino – abbiamo una situazione abbastanza tranquilla. Siamo rimasti a tre casi, fatta eccezione per il "giallo" del quarto caso». Il sindaco fa riferimento a un dato comunicato nei giorni scorsi rimasto però un "mistero". Schiboni ha sostenuto che potrebbe essersi trattato della trentenne di San Felice rientrata dall'estero e risultata positiva al covid-19, la quale, sottoposta a tampone dopo alcuni giorni, è risultata negativa a un test e positiva all'altro, con conseguente proroga della quarantena. Potrebbe essere stato quindi conteggiato nuovamente questo caso come "nuovo".

Il primo cittadino ha quindi rinnovato gli auguri di pronta guarigione all'operatrice della casa di riposo risultata positiva al coronavirus, che è attualmente ricoverata all'ospedale "Santa Maria Goretti", e ha rinnovato anche le condoglianze ai familiari dell'anziano deceduto "con" il covid-19.

«Il fatto che i contagi siano rimasti tre – ha detto Schiboni – è incoraggiante, ma dobbiamo continuare a mantenere alto il livello di attenzione. È determinante affinché il virus non si diffonda. Voglio ringraziare gli operatori della casa di riposo – ha aggiunto – perché hanno operato davvero con grande professionalità e in questo modo è stato possibile terminare la quarantena evitando altri potenziali contagi».

La revoca della contumacia nella struttura Fiordalisi, la "quarantena", rappresenta la fine di un incubo per gli ospiti e i loro familiari, ma anche per gli operatori della struttura, che ormai da un mese circa, ossia dal primo contagio, non potevano tornare a casa. «Non posso non menzionare la bravura e lo spirito dei miei operatori – sottolinea la titolare della struttura, Anna Fiordalice -. Quello che è accaduto alla residenza Fiordalisi non è purtroppo la normalità, perché non sono molte, forse nessuna, le case di riposo a cui hanno revocato il provvedimento di quarantena in un mese e nelle quali si è registrato un solo contatto fra gli ospiti». «A noi – prosegue Fiordalice – in un mese sono stati somministrati cinque tamponi in un mese. È stato attivato il servizio di tele-assistenza per una nostra ospite che era risultata positiva al covid-19 e che il 24 aprile, quando appunto è stato accertato con la tele-medicina che stavano insorgendo dei problemi, è stata ricoverata».