Aggredisce la moglie vaneggiando e parlando di «demoni». Poi, all'arrivo dei carabinieri, si barrica nell'abitazione, a Sperlonga, tanto da rendere necessaria l'irruzione con l'ausilio dei vigili del fuoco. E a quel punto, quando i militari dell'Arma riescono a bloccarlo, scatta l'arresto. A finire nei guai un uomo di 43 anni, per il quale si ipotizzano i reati di lesioni, maltrattamenti in famiglia e resistenza a pubblico ufficiale.

È la notte fra sabato e domenica quando arriva una chiamata ai carabinieri della Compagnia di Terracina, comandati dal capitano Francesco Vivona. Una persona, a Sperlonga, ha sentito una donna gridare "aiuto". Immediatamente si attivano i militari dell'Arma per controllare l'area nei pressi dell'utenza da cui proveniva la telefonata, ma non notano nulla di sospetto. La pattuglia della Stazione di Sperlonga, diretta dal comandante Salvatore Capasso, continua a perlustrare il paese. A un certo punto si imbatte in una donna in pigiama, scalza, e con vistose ecchimosi sul volto, che vaga per strada con due bambine.

La donna racconta ai carabinieri dell'aggressione, spiegando, appunto, che da qualche giorno il marito ha atteggiamenti strani e parla anche di presenze demoniache in casa. Poi, nella notte fra sabato e domenica, la violenta aggressione da parte dell'uomo, che a quanto pare anche in quel caso avrebbe vaneggiato parlando di presenze soprannaturali. Quando il marito si appisola, la donna riesce a fuggire portando con sé le figlie. Ed è allora che incontra i carabinieri. Medicata all'ospedale di Fondi e sottoposta ai necessari accertamenti, le vengono diagnosticate lesioni guaribili, salvo complicazioni, in quindici giorni.

I carabinieri si precipitano invece nella casa in cui si trova l'uomo. Il 43enne si barrica. Viene chiesto l'intervento dei vigili del fuoco che sfondano la porta. L'uomo, in stato di evidente agitazione, si rinchiude quindi in un'altra stanza. Avrebbe esortato i carabinieri ad andarsene da lì. I militari, non senza difficoltà, riescono a fare irruzione. L'uomo oppone resistenza, ma alla fine viene bloccato. Dopo la medicazione, necessaria perché il 43enne si è ferito a una mano, scattano gli accertamenti tossicologici in conseguenza del forte stato di agitazione in cui viene trovato l'uomo. Il risultato è negativo. Negativo anche l'esito di un accertamento psichiatrico condotto presso l'ospedale di Formia.

Il 43enne viene quindi arrestato per i reati di maltrattamenti in famiglia, lesioni e resistenza a pubblico ufficiale. Nei mesi passati, la moglie aveva sporto una querela, sempre per maltrattamenti, nei suoi confronti. La situazione poi a quanto pare era tornata alla normalità, fino all'escalation degli ultimi giorni culminata nell'episodio di violenza avvenuto nella notte fra sabato e domenica.

Espletate le formalità di rito, il 43enne è stato associato nel carcere di Latina in attesa di comparire, assistito dall'avvocato Giovanni Mastrobattista, davanti al giudice per le indagini preliminari Pierpaolo Bortone. L'udienza si terrà domani e per le misure anti-covid sarà in videoconferenza con collegamento tra carcere e tribunale.