Il video di un uomo intento a lavare un cane con la lancia ad alta pressione di un autolavaggio della città, diventato virale sui social network, ha spinto la Polizia Locale a compiere gli accertamenti del caso per valutare la condotta di quella persona che aveva provocato l'indignazione generale. Il soggetto, un professionsita del capoluogo, è stato identificato e non è emerso un quadro di maltrattamenti, ma la posizione del soggetto è finita comunque al vaglio della Procura.
Per risalire al protagonista del filmato girato da un testimone, gli agenti del Comune hanno acquisito il file originale senza censure, hanno consultato la video sorveglianza del carwash e ascoltato alcuni testimoni del fatto. Una volta identificato il padrone del cane, è stato ascoltato per ricostruire i fatti. È emerso che l'uomo è molto legato al proprio pastore tedesco e non gli ha fatto mai mancare nulla: con la riapertura della Fase 2, la sua prima preoccupazione è stata di poterlo lavare in maniera adeguata, ma quando ha scoperto che i toelettatori erano ancora chiusi, ha cercato una soluzione alternativa.
Non avendo uno spazio proprio adeguato, l'uomo ha deciso di recarsi in un autolavaggio. Dopo avere insaponato l'animale con prodotti adeguati, ha pensato di utilizzare la lancia considerando che il suo cane ha il pelo molto folto e comunque è di grossa taglia. Nei giorni seguenti, allarmato dai commenti che il video, sul web, ha provocato e temendo effetti negativi per quello che aveva fatto, ha portato il pastore tedesco dal veterinario, che ha comunque escluso particolari conseguenze, accertando il buono stato di salute dell'animale. Parere, quello medico, che la Polizia Locale ha acquisito: saranno gli inquirenti a valutare se quel gesto sia da considerate un maltrattamento.