La partita non è finita ma siamo in vantaggio. In questi casi come avviene nello sport, è fondamentale amministrare il risultato e non dilapidare il vantaggio. Due mesi fa quando il virus era un fantasma invisibile, subdolo e minaccioso, il dottor Fabrizio Soscia, aveva spiegato che il Covid 19 si poteva battere e che proprio noi potevamo essere i suoi padroni. Era stato un varco di luce in un momento buio. «Eh ma mica è finita - avverte Soscia - c'è un dato che secondo me è molto importante: in provincia di Latina dove vivono oltre 500mila abitanti, ci sono giorni in cui non ci sono casi e giorni con pochissimi casi. Questo significa che siamo quasi alla crescita zero e sono risultati che fanno bene. Vuol dire che hanno funzionato una serie di cose a partire dall'organizzazione».

I riscontri positivi che sono arrivati testimoniano quanto sia stato efficace l'impegno e il lavoro condotto da tutti, a partire dai cittadini. «La gente è stata ligia al dovere e alle indicazioni. Ci siamo chiusi in casa e le persone hanno capito, questo è stato un primo punto a favore. E poi c'è da sottolineare l'ottima organizzazione della Asl dopo una prima titubanza è andata benissimo e i risultati sono molto importanti a livello anche di adozione dei provvedimenti. Hanno svolto un lavoro enorme tutti, da chi si è occupato dell'igiene pubblica a chi invece si è preoccupato dei ricoveri, a chi si è occupato della prevenzione con un lavoro di intelligence sui casi». Alcuni comportamenti ancora non vanno bene secondo Soscia. «L'altro giorno mentre portavo il cane a spasso, ho notato in città un gruppo di ragazzi che erano tutti insieme. Ecco, questo non va bene. Non si devono perdere di vista le cose fondamentali: un adolescente se si infetta può contagiare i genitori e poi i nonni. Guai a pensare che nella Fase 2 siamo in una fase di tana libera tutti».

Il messaggio che arriva dal medico che per una vita è stato primario al Malattie Infettive al Goretti è uno: «A breve si potrà fare tutto ma mantenendo tre punti saldi in mente: distanziamento sociale, mascherine e lavaggio frequente delle mani. In questo modo possiamo fare molte più cose e riprendere la nostra libertà». Tra poche settimane inizierà l'estate, per Soscia si potrà andare al mare mantenendo sempre prudenza. «Che estate ci aspetta? Ognuno di noi resterà qui nei paraggi, a Latina e provincia le spiagge si potranno frequentare ma servirà buon senso. Gli ombrelloni non devono essere attaccati prima di tutto. Non vedo perchè non si possa andare in spiaggia e fare il bagno». E' un ragionamento che poggia le basi in particolare anche sui numeri della provincia di Latina. «L'infezione qui non si è diffusa come da altre parti e se manteniamo i criteri di distanza vedo le cose in maniera ottimistica, poi è chiaro che se la pandemia non si placa nel resto dell'Europa siamo a rischio sempre, magari arriva qualcuno dall'estero e siamo punto e a capo.

La cosa importante è di evitare raggruppamenti e curare il distanziamento». La guardia resta alta, da due mesi a questa parte sono cambiate molte cose. «Abbiamo avuto conferma dell' elevata contagiosità del virus e abbiamo capito che alcune terapie sono efficaci e altre meno. La mortalità rimane comunque molto alta, attorno al 13%. L'aria condizionata? Credo che prima di tutto devono essere evitati i luoghi chiusi con o senza aria condizionata, meglio stare all'aperto e vestirsi leggeri e sopportare il caldo, siamo stati bravissimi fino a questo punto». La partita non è finita ma come ricorda Soscia siamo in vantaggio