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15.07.2025 - 10:31
«Eccoci qui. Noi ci siamo sempre, pronti a ripartire con tanti nomi, belle conferme e anche con qualche novità”. Il direttore del Teatro Moderno di Latina, Gianluca Cassandra, introduce così la ventesima stagione di prosa che ancora una volta è accompagnata dal claim “Il Teatro che fa bene”.
«Punteremo di nuovo sulla commedia brillante e intelligente per rispondere alle esigenze di un pubblico che ama spegnere il telefono un paio di ore e godersi una storia con il sorriso. Che è poi anche un’esigenza di questi tempi così complicati. Ciò che mi fa veramente piacere è la conferma che ogni anno riceviamo dagli spettatori. Gli abbonamenti sono stati rinnovati, e quell’atmosfera bella che si è creata sin dagli inizi in un contesto in cui si parla di teatro e ci si confronta sui singoli spettacoli, riemerge come fosse lo specchio di una comunità che ama ancora, nonostante tutto, sentirsi tale», aggiunge Cassandra prima di introdurre uno ad uno titoli e protagonisti di un cartellone che prenderà ufficialmente il via il 17, 18 e 19 ottobre.
LA STAGIONE
Antonio Cornacchione, Pino Quartullo e Alessandra Faiella diretti da Marco Rampoldi, aprono la Stagione con “Basta poco”: è la storia di Palmiro e del suo appartamento popolare di proprietà della Regione. La casa un giorno viene assegnata a una famiglia rom, e Palmiro disperato finisce al centro di una disputa politica tra centri sociali che lo vorrebbero cacciare e neofascisti che lo strumentalizzano pur di una adesione ideologica.
“Le Prenom - Cena tra amici”, è in programma dal 14 al 16 novembre. Sul palco del teatro di via Sisto V saliranno Lisa Galantini, Alberto Giusta, Davide Lorino, Elisabetta Mazzullo e Aldo Ottorino diretti da Antonio Zavatteri. «È uno spettacolo eccezionale - afferma Cassandra -, e soprattutto vero, direi il ritratto di una generazione allo sbando»,
A fine novembre (28-29-30) Tiziana Foschi, Milena Miconi, Samuel Peron e Diego Ruiz anche nel ruolo di autore, sono i protagonisti di “Ti amo o qualcosa del genere”, una pièce che pone al centro i rapporti umani tra amicizia, amore e lavoro.
Si entra nel mese di dicembre con una commedia ancora più ridanciana, “Gli allegri chirurghi” con Matteo Vacca anche regista , Marco Fiorini, Alessandro Bevilacqua, Fabrizio Pallotta. Il testo brillante di Ray Cooney approda al teatro Moderno dal 12 al 14 dicembre con tutta la serie convulsa di bugie che lo anima, gli inganni e i travestimenti di una storia che si svolge a tre giorni dal Natale.
Ritorna a Latina Gaia De Laurentiis il 16, 17 e 18 gennaio, in “La Scommessa” che la vede in scena con Fabio Ferrari ed Emanuele Barresi, quest’ultimo anche alla regia. «Si parla di ludopatia, perché le commedie che abbiamo scelto hanno sempre riferimenti all’attualità e alla vita - spiega Cassandra -, è un invito a riflettere anche attraverso la leggerezza e il buonumore”.
Due gli spettacoli a febbraio.
Il 6, 7 e 8, Valeria Monetti con Alessandro Tirocchi e Maurizio Paniconi presentano “Quasi quasi ci ripenso” per la regia di Andrea Palotto, un lavoro divertente tra il sacro e profano, e una crisi scoppiata durante un ritiro spirituale che mette tutto in discussione.
Il 27, 28 febbraio e il primo marzo torna a Latina Chiara Francini in “Forte Chiara” per la regia di Alessandro Federico e le musiche dal vivo di Francesco Leineri.
Il 20, 21 e 22 marzo a grande richiesta il pubblico pontino rivede al Moderno Max Pisu che con Chiara Salerno, Marco Belocchi e un cast affiatato di ottimi attori, interpreta un classico di Feydeau, “Sarto per Signora”,
Chiudono la stagione il 17, 18 e 19 aprile, Enzo Casertano con Beatrice Fazi, Giuseppe Cantore, Alessandro Merico, Gianni Ferreri nel ruolo di supereroi molto particolari: due di loro in gioventù promettevano bene ma poi non ce l’hanno fatta. Decisi a rimettersi in azione, chiamano altri Super in disarmo. Missione: salvare la terra!.
«Ripresenteremo poi alcuni eventi fuori abbonamento - anticipa Gianlcua Cassandra -. Stiamo recuperando inoltre il teatro napoletano di De Filippo e Scarpetta che lo scorso anno è andato benissimo, e inviteremo a Latina nuove leve della comicità».
Un Teatro quindi per tutti, anche per i giovani?
«Me lo auguro. Considero comunque un falso problema portare i giovani a teatro. Credo che le nuove generazioni cerchino una tipologia di artisti che noi ormai ‘ultra quarantenni’ non conosciamo nemmeno perchè nascono sui social. I linguaggi cambiano e anche i contesti. La fascia di popolazione che oggi va in genere a teatro appartiene più alla nostra generazione e ha diritto di avere una grande considerazione. Esiste invece l’istanza di capire che cosa i giovani tra dieci anni vorranno vedere in una sala teatrale. Come agenzia che ha anche un teatro, “Opera”, siamo molto attivi ad esempio a scoprire i talenti dei prossimi venti anni».
(Infoline abbonamenti stagione: 0773/ 660550 (digitare 1) oppure 346 9773339 - info@modernolatina.it).
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