Le vie di Formia si tingono di rosa. Il nuovo stradario comunale deliberato dalla giunta introduce infatti ben ventidue strade intitolate a donne che in vita si sono distinte per i propri meriti civili, artistici e scientifici e per il ruolo trainante avuto nell’emancipazione femminile.

I nomi. Sono tanti e diversi. Si va dalla poetessa greca Saffo all’erudita Lucrezia Cornaro, vissuta a Venezia nel XVII secolo e ricordata come la prima donna al mondo ad essersi laureata; dalla pittrice impressionista francese Berthe Morisot alla scienziata polacca Marie Curie, vincitrice di due premi Nobel per la fisica e la chimica; dalla principessa Mafalda di Savoia, morta nel lager nazista di Buchenwald al premio Nobel per la letteratura Grazie Deledda; dalla fondatrice de “Il Mattino” Matilde Serao alla filosofa pedagogista Maria Montessori; dalla partigiana Ada Gobetti alla scrittrice femminista Simone De Beauvoir. E ancora: l’attrice Eleonora Duse, la scrittrice e semiologia Maria Corti, la principessa Anna Maria Luisa de’ Medici, la musicista barocca Barbara Strozzi, la matematica inglese Ada Byron, la filosofa francese Simone Weil, la matematica e astronoma greca Ipazia, la pittrice Artemisia Gentileschi, l’attrice Anna Magnani e la cantante lirica Maria Callas. Una via sarà inoltre dedicata alle “Lavandaie” e un'altra alle “ventuno donne della Costituzione”.

Il gap da colmare. “Sin dal 2013 – spiega la Delegata alle Pari Opportunità Patrizia Menanno – ho segnalato il profondo squilibrio che c’è nell’intitolazione delle strade di Formia tra uomini (108) e donne (solo 12, di cui 11 Sante o Madonne). Tale divario oscura la figura della donna nella storia e nei vari campi della vita, dal sapere allo sport, alla cultura. Coerentemente con le politiche attive messe in campo da questa Amministrazione in tema di pari opportunità, abbiamo deciso di riequilibrare la toponomastica dando visibilità alle donne passate alla storia per i loro meriti. La ricerca non è stata facile, perché le figure meritevoli di menzione erano davvero tantissime. Eppure, secondo l’Associazione Italiana di Toponomastica Femminile, l’esame dei toponimi in Italia continua a restituire paradossi agghiaccianti per cui solo il 4% delle strade è dedicato alle donne, di cui il 60% religiose. Le intitolazioni ad Ipazia e Artemisia Gentileschi sono state scelte direttamente dagli alunni delle scuole di Formia, grazie al concorso promosso dall’Amministrazione nel 2014 e intitolato ‘Sulle vie della parità”, vinto dai ragazzi dell’Istituto Comprensivo ‘Mattej’. Personalmente – prosegue Patrizia Menanno – sono molto legata alla figura di Anna Maria Luisa de’ Medici, più nota come Elettrica Palatina. E’ grazie a lei se si è preservato e tramandato lo sterminato patrimonio artistico raccolto dai Medici a Firenze, ‘affinché rimanessero per ornamento dello Stato, per utilità del Pubblico e per attirare la curiosità dei Forestieri’. Un segno di grande lungimiranza che oggi fa di Firenze una delle città più visitate del mondo. Dare visibilità alle donne importanti della storia significa non solo combattere gli stereotipi ma anche offrire alle bambine dei modelli cui ispirarsi per crescere nel segno dell’autonomia e della voglia di contribuire, in modo del tutto paritario, allo sviluppo civile, culturale ed economico del Paese”.Â