Tra lavori dubbi e miasmi nei pressi dell’Enaoli. Due situazioni che sono state portate all’attenzione degli organi competenti affinchè facciano sopralluoghi e chiarezza.
Un esposto è indirizzato al comando dei carabinieri di Formia circa l’intervento che si sta eseguendo presso il depuratore. «Lavori di costruzioni di cemento armato», che - secondo i firmatari della denuncia - non rispetterebbero le distanze della strade. «La suddetta opera è in costruzione al confine con due strade ed un incrocio ed il avori procedono con inconsueta rapidità». Da qui la richiesta di controlli sull’opera in corso.
L’altra segnalazione, invece, riguarda i «nauseabondi odori che si sprigionano per tutta la giornata dai siti del depuratore e della raccolta rifiuti». L’esposto è firmato dai domiciliati in località Mamurrano, che da due mesi stanno soffrendo grossi disagi per «i cattivi odori che si diffondono per centinaia di metri».
«Premesso che tale situazione è il biglietto da visita che l’amministrazione di Formia fornisce a chi, transitando nei pressi dei suddetti siti, intende venire come turista, riteniamo che gli effetti delle nauseanti esalazioni che si sprigionano nell’aria sono nocive oltre che per l’ambiente anche e soprattutto per coloro che sono costretti a doverle inalare per svariate ore del giorno». Secondo i cittadini tale situazione non sarebbe l’effetto del calore estivo «perchè negli stessi mesi degli anni precedenti tali fenomeni non si verificavano o erano circoscritti a pochi metri. La fuoriuscita dei nauseanti odori dai due siti potrebbe dipendere da un errato trattamento dell’umido nel sito di raccolta dei rifiuti e dei fanghi/acque reflue nel depuratore come l’accumulo dell’immondizia e fanghi ed il mancato utilizzo di prodotti per l’abbattimento delle emissioni inquinanti nell’atmosfera». L’esposto è stato inviato alla Procura della Repubblica, al Noe, nucleo di tutela Ambiente, all’Arpa Lazio ed all’Asl.