Ostetriche e ginecologi in prestito da Roma

Dovevano essere assunte diciannove ostetriche per garantire il funzionamento regolare del servizio di Ostetricia e Ginecologia dell’ospedale di Formia. L’annuncio a luglio scorso dopo le proteste dei sindacati e la stipula di un accordo che stabiliva il potenziamento entro agosto. In realtà solo a metà agosto sono arrivati i primi rinforzi, sei unità delle diciannove previste. Troppo poche, lo si era capito subito. E infatti adesso una convenzione appena stipulata tra la Asl di Latina e quella di Roma 1 che prevede un prestito di personale del settore specifico, ossia ostetriche e ginecologi «al fine di garantire la prosecuzione regolare dell’attività assistenziale presso l’ospedale Dono Svizzero». La richiesta non nasce dall’arrivo delle sole sei ostetriche in agosto, anzi l’emergenza era stata prevista tanto che a maggio 2025 la Asl pontina aveva già chiesto la stipula del protocollo per il prestito del personale. La stessa convenzione viene estesa all’ospedale di Fondi con durata fino al 31 dicembre prossimo. L’accordo tra le due Asl è finalizzato a garantire la copertura di turni di guardia di medici specialisti in ostetricia e ginecologia presso gli ospedali di Formia e Fondi «fatte salve ulteriori necessità».

Nello specifico la Asl Roma 1 dovrà garantire mensilmente un dirigente medico per un minimo di due turni H12 e un dirigente medico per un massimo di 4 turni di dodici ore.
La convenzione ha finito per alimentare ulteriori polemiche sul potenziamento dei servizi più volte annunciato per l’ospedale di Formia. «Questa vicenda dimostra come tra la politica degli annunci e la realtà ci sia un abisso», ha detto ieri la consigliera Paola Villa che nei mesi scorsi aveva sollevato il caso della carenza di organico nel Reparto di Ostetricia del Dono Svizzero.