Come già aveva fatto rilevare al momento della ipotesi di accuse mosse nei suoi confronti, Vincenzo Fedele, consigliere comunale di Minturno, è stato lui ad essere stato vittima di una truffa. La conferma giunge dalla decisione adottata ieri mattina dalla sezione misure di prevenzione del Tribunale di Latina, guidata dal presidente Pierfrancesco De Angelis, che ha restituito l’Audi di proprietà dell’ex assessore comunale, il quale è rimasto coinvolto in una vicenda causata da altri e sulla quale la magistratura dovrà fare chiarezza. Fedele, ad inizio anno aveva acquistato una Mercedes da un rivenditore di Colonna, in provincia di Roma. Successivamente ha deciso di acquistare un’Audi da un rivenditore di Latina, al quale ha dato in permuta la Mercedes. Quest’ultima auto, poi acquistata da un cittadino pugliese, è risultata avere il numero di telaio clonato da un altro veicolo in circolazione in Spagna. Venuto a conoscenza della vicenda, Fedele, che rifiutò di riprendersi indietro la Mercedes, presentò una denuncia alla Polizia Stradale, alla quale rimarcò il fatto che lui aveva acquistato regolarmente l’autovettura ed infatti, il suo legale, l’avvocato Pasquale Cardillo Cupo ha presentato al Tribunale tutta la documentazione, atta a revocare le misure adottate dai giudici, i quali avevano ipotizzato l’accusa di truffa e ricettazione nei confronti di Fedele, con conseguente sequestro della Audi acquistata, ritenuta provento di truffa e ricettazione. Una decisione alla quale l’ex assessore Vincenzo Fedele, attraverso l’avvocato Cardillo Cupo, si è opposto, riuscendo a dimostrare la completa estraneità del suo assistito, vittima di una vicenda evidentemente causata da altri.