La storia
22.04.2024 - 12:30
«In data 8 aprile 2024, nel corso della trasmissione ‘100 minuti’, in onda su La7 è emerso, all’esito di una approfondita inchiesta giornalistica, un quadro molto preoccupante riguardante la presenza di pervasive attività criminali nel territorio laziale e in particolare nella provincia di Roma, con specifico riferimento al traffico di sostanze stupefacenti e al riciclaggio di denaro». L’interrogazione diretta al ministro Piantedosi, titolare del Viminale, si apre così e continua riportando alcuni dei temi da che quasi due settimane stanno animando, se non infuocando, la discussione in città con più o meno velate critiche e attacchi a figure importanti della politica locale, e non solo, sindaco in prima linea. Proprio al sindaco si contesta una presunta incompatibilità, quanto meno sul piano dell’opportunità, tra il suo ruolo di avvocato penalista per cui sostiene al difesa di qualcuno dei soggetti finiti nelle ultime inchieste su gruppi criminali operanti in città e a Roma, e quella di primo cittadino di Velletri.
«L’inchiesta giornalistica - continua l’interrogazione a Piantedosi - ha messo in luce una fitta trama di relazioni tra criminalità organizzata, attività economiche del territorio e politica; l’inchiesta fa emergere un quadro di promiscuità tra figure di primo piano della criminalità organizzata ed esponenti politici e amministratori locali, tra cui il sindaco di Velletri, Ascanio Cascella, nel suo ruolo di avvocato difensore di uno dei protagonisti più pericolosi del narcotraffico, ruolo del tutto incompatibile a giudizio degli interroganti, sotto i profili etico e politico, con il ruolo istituzionale ricoperto, rappresentativo di un’intera comunità». A fronte di una situazione delicata come questa appena descritta, il gruppo di parlamentari (Boccia, Bazoli, Mirabelli, Lorenzin, Nicita, Zambito, Irto, Basso, D’elia, Zampa, Rossomando, Alfieri, Camusso, Crisanti, Delrio, Fina, Franceschelli, Franceschini, Furlan, Giacobbe, Giorgis, La Marca, Losacco, Malpezzi, Manca, Martella, Meloni, Misiani, Parrini, Rando, Rojc, Sensi, Tajani, Valente, Verducci, Verini) «chiede di sapere quali iniziative urgenti il Ministro in indirizzo intenda adottare, al fine di assicurare il ripristino della legalità nel Lazio e nella provincia di Roma e di fare chiarezza sulle inquietanti vicende che vedono una pericolosa promiscuità tra criminalità organizzata e politica».
Tra critiche anche dure, vedi quella di Libera contro tutte le mafie, e difese a spada tratta, ultima in ordine di tempo, anche a fronte dello scontro che ha investito l’ex sindaco prima del Pd, Fausto Servadio entrato in Giunta con Cascella, è Fratelli d’Italia che oltre a denunciare un grave danno di immagine per la città sottolinea che «non possiamo quindi che ribadire e confermare la fiducia al sindaco Cascella, stimato professionista del foro di Velletri, la cui unica colpa è quella di esercitare la sua professione di avvocato penalista o forse ancor più quella di aver costruito una coalizione in grado di sconfiggere il sindaco Pocci e la sua, altrettanto sgangherata, coalizione formata dal PD, Movimento 5 stelle e cespugli di estrema sinistra».
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