Morte Gianni Perciballe, tentativo di depistaggio dopo la tragedia

Le strade pontine hanno fatto ieri da scenario a un altro tragico incidente, costato la vita a Gianni Perciballe, barbiere di 52 anni molto conosciuto in città. Fatale lo scontro in scooter contro un autocarro in manovra in via del Saraceno, alle porte del capoluogo, ma c’è voluto un accurato sopralluogo della Polizia Locale per capire che all’origine del sinistro c’era stata un’imperizia dell’autotrasportatore - vent’anni in più della vittima - camuffata in maniera maldestra con un tentativo di alterazione delle prove che non gli ha risparmiato le responsabilità del caso per omicidio stradale, anzi potrebbe condizionare in maniera decisiva l’inchiesta avviata dal sostituto procuratore Giuseppe Bontempo.

Il malcapitato infatti ha urtato contro un lungo tubo metallico che sporgeva in maniera anomala, sicuramente eccessiva, dal cassone del camion: subito dopo la tragedia il mezzo è stato spostato e l’asta metallica rimossa.
Erano da poco trascorse le 7:30 quando Gianni Perciballe, uscito da casa di buonora come ogni giorno, aveva inforcato il lo scooter Aprilia Scarabeo per raggiungere un amico in centro, dalla zona di strada Don Luca dove abitava. Percorreva quindi strada del Saraceno in direzione dell’incrocio con via Torre la Felce quando nel tratto iniziale di rettilineo che precede la curva sul canale delle Acque Medie ha trovato davanti a sé l’autocarro. Il mezzo pesante viaggiava nello stesso senso di marcia, ma in quel momento stava girando a destra per entrare nel magazzino di una società che effettua lavorazioni metalliche per la consegna di alcuni tubi. Proprio mentre l’autocarro effettuava la manovra, il barbiere in scooter gli è passato dietro, senza però rendersi conto che dal retro del camion fuoriusciva un lungo tubo metallico: la vittima avrebbe impattato contro l’ostacolo, tanto da piegarlo, prima di volare a bordo strada esanime. Non c’è stato niente da fare per salvargli la vita, i soccorritori hanno tentato a lungo di rianimarlo prima di arrendersi e dichiarare il decesso.

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