Cerca

Il caso

Droga e affari, la Dda contesta l’associazione

Chiusa l’inchiesta Nico per alcuni componenti dei Di Silvio riconducibili a Ferdinando detto Macciò. Indagine dei Carabinieri

Tribunali sotto organico, a Latina mancano 43 dipendenti su 155 posizioni

L'inchiesta "Nico," condotta dai Carabinieri, ha portato alla chiusura delle indagini su un presunto traffico di droga legato a un ramo del clan Di Silvio. La Direzione Distrettuale Antimafia (Dda) aveva inizialmente contestato l’associazione per delinquere per traffico di stupefacenti, ma nel luglio scorso il Tribunale del Riesame ha annullato questa accusa, mantenendo solo quella di detenzione ai fini di spaccio.

L'indagine, coordinata dal tenente colonnello Antonio De Lise e avviata dal pm Luigia Spinelli, ha svelato un’attività di spaccio continuativa tra il quartiere Nicolosi e Campo Boario, con Ferdinando Di Silvio, detto "Macciò," e Antonio Di Silvio, detto "Cavallo," come presunti organizzatori. Undici persone sono state coinvolte, alcune con misure restrittive e divieti di dimora nella provincia di Latina. Durante l'inchiesta, sono state raccolte anche testimonianze di collaboratori di giustizia, tra cui Renato Pugliese, Agostino Riccardo e Maurizio Zuppardo.

Edizione digitale

Sfoglia il giornale

Acquista l'edizione