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Il caso

Ospedale di Terracina, «Pochi medici, ortopedia a rischio»

Il PD lancia l’allarme sui mancati investimenti per le risorse interne e per la vera valorizzazione del presidio centro

Terracina, ospedale: partono i lavori per l'Osservazione breve intensiva

«La situazione del reparto di ortopedia dell’ospedale Fiorini di Terracina è a rischio a causa della grave carenza di personale medico». A lanciare l’allarme è il Partito Democratico con il capogruppo Pierpaolo Chiumera e il consigliere Daniele Cervelloni, i quali pongono l’accento sui mancati investimenti per le risorse interne e per la vera valorizzazione del presidio centro Fondi-Terracina. «Valorizzazione che, per ora, è soltanto a parole - scrivono in una nota i due rappresentanti Dem -. Negli ultimi mesi, per mantenere attivo il reparto di ortopedia, è stato necessario fare affidamento su personale proveniente da altre strutture della provincia, come Formia e Latina, ma la situazione rimane insostenibile a lungo termine. L’ospedale, nonostante i risultati eccellenti registrati negli anni in termini di interventi chirurgici, oltre alla progressiva riduzione dei posti letto, già scesi da 20 a 8, per l’ortopedia rischia la chiusura del reparto».
Per il PD la carenza di personale non può essere risolta con concorsi generici, «che spesso - sottolineano Chiumera e Cervelloni - non risultano attrattivi per medici intenzionati a lavorare in ospedali più periferici rispetto ai centri più grandi come Latina. Visto che questo problema è risaputo, ci domandiamo perché non introdurre concorsi mirati e incentivi per rendere più appetibile la scelta di lavorare a Terracina?».
Una situazione che secondo il PD di Terracina rifletterebbe una crisi più ampia che colpisce l’intera sanità provinciale, caratterizzata da posti letto insufficienti e sovraffollamento dei pronto soccorso, «come denunciato in ultimo anche dal segretario Garullo della UIL provinciale, con gravi ripercussioni sulla qualità dell’assistenza ai pazienti».
Poi i Dem definiscono non accettabile il processo di privatizzazione della sanità locale: «La richiesta al presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca - osservano Chiumera e Cervelloni -, è di passare dai proclami ai fatti con interventi concreti per salvaguardare strutture sanitarie cruciali per i territori lontani dalla capitale come quelle di Terracina e Fondi. E i maggiori disagi per questa mancanza li scontano sempre i cittadini con maggiori difficoltà economiche».

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