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Il caso

A piedi sui binari, treni ancora bloccati

L’intervento delle Forze dell’ordine per mettere in sicurezza le persone presenti sulla “strada ferrata” nella zona di Padiglione

Si sporge dal finestrino del treno in corsa: centrato alla testa da un altro convoglio

Per il quarto giorno consecutivo, i pendolari della linea ferroviaria Roma-Nettuno hanno dovuto affrontare una serie di disagi che stanno mettendo a dura prova la loro pazienza. Dopo il blocco registrato martedì alla stazione di Roma Termini e i rallentamenti di ieri causati da un guasto alla linea elettrica tra Pomezia e Campoleone, la circolazione ferroviaria ha subito nuove interruzioni nel tratto tra Padiglione e Marechiaro a partire dalle 15:44 di ieri.


Questa volta, a causare il blocco è stata la presenza di persone non autorizzate in prossimità dei binari, un episodio che ha rappresentato un serio pericolo per la sicurezza e ha richiesto l’intervento immediato delle Forze dell’Ordine. La circolazione è rimasta sospesa per oltre un’ora, con inevitabili ripercussioni sulla mobilità: due treni regionali hanno subito rallentamenti fino a 60 minuti, mentre altri due sono stati limitati ne loro percorso. Solo dopo le 16 la situazione è tornata alla normalità e il traffico ferroviario è stato ripristinato.


L'episodio di ieri si somma a una settimana già particolarmente complicata per i viaggiatori della linea Roma-Nettuno. Martedì, un guasto tecnico alla linea elettrica aveva bloccato la circolazione tra Pomezia e Campoleone dalle 9:40 fino al pomeriggio, causando pesanti ritardi e deviazioni. Intercity dirottati sulla linea convenzionale Roma-Napoli via Cassino, cancellazioni di treni regionali e corse limitate hanno reso il viaggio dei pendolari un’odissea, soprattutto per chi si sposta quotidianamente dal sud pontino verso Roma.


La sequenza di guasti e blocchi evidenzia le criticità strutturali di una linea cruciale per il collegamento tra il litorale laziale e la Capitale. Nonostante gli interventi tempestivi dei tecnici di Trenitalia e delle Forze dell’Ordine, i continui disagi hanno messo in evidenza la necessità di maggiori investimenti nella manutenzione e nella sorveglianza delle infrastrutture ferroviarie.

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