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Il caso

Plasmon in vendita? Scatta l’allarme per il sito pontino

Sindacati all’erta dopo le indiscrezioni sulla cessione: chiesto un incontro urgente con Kraft Heinz, appello al Governo

Plasmon in vendita? Scatta l’allarme per il sito pontino

La notizia è rimbalzata sulle pagine del Sole 24 Ore e ha subito scatenato preoccupazione tra i lavoratori e le rappresentanze sindacali: la multinazionale Kraft Heinz avrebbe avviato un’operazione esplorativa per valutare la vendita del marchio Plasmon, affidando l’incarico alla banca d’affari Houlihan Lokey.


Diversi fondi di private equity e colossi del food, tra cui il fondo tedesco Aurelius e l’italiana Newlat Food, sarebbero già in corsa per l’acquisizione.
La prospettiva di una cessione del marchio storico dell’alimentazione infantile italiana, insieme allo stabilimento di Latina, considerato tra i più avanzati d’Europa nella produzione di biscotti per bambini e omogeneizzati, ha acceso un campanello d’allarme tra i dipendenti e le organizzazioni sindacali Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil. I rappresentanti dei lavoratori hanno immediatamente chiesto un incontro urgente con i vertici aziendali per chiarire la reale portata di questa operazione e le conseguenze sull’occupazione e sulla filiera produttiva italiana.


Plasmon non è solo un brand, ma un pezzo della tradizione alimentare del Paese, con un forte radicamento industriale e un ruolo strategico nel mercato del baby food. Già in passato, la cessione dello stabilimento di Ozzano Taro a Newlat aveva segnato un punto di svolta nella gestione della produzione, con il successivo trasferimento all’estero del latte per bambini. Ora il timore è che un cambio di proprietà possa mettere a rischio la continuità produttiva e i posti di lavoro nello stabilimento di Latina.

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