Il punto
27.02.2025 - 10:30
Tanta passione nel condividere le proprie competenze per metterle al servizio della comunità e del bene comune. E’ quella emersa nell'ultima commissione ambiente dalla voce dei referenti di alcuni patti di collaborazione e in particolare dal responsabile del Patto di Collaborazione Gli Alberi di Nascosa, l’agronomo Bruno Fontanarosa. L’occasione, raccolta e portata avanti dal presidente Alessandro Porzi, era segnalare ai commissari la presenza nel Parco Susetta Guerrini dell’Orchidea Anacamptis papilionacea proponendone la tutela per la sua importanza ambientale.
«Questa orchidea è diffusa in tutta Italia ma è più rara nei parchi urbani, questo ci dice che la zona è una area salubre – ha spiegato Porzi. Tutelarla significa dare alle piante la possibilità di fiorire e lavorare poi per mettere in risalto questa particolarità con incontri nelle scuole». La tutela prevede una calendarizzazione ristretta di interventi di manutenzione relativi ai momenti di fioritura e altre forme di protezione come evitare di autorizzare manifestazione sportive in quell’area.
«Questa Orchidea è diffusa in tutta Italia nei prati radi e luminosi, ma è piuttosto raro vederla crescere in un parco cittadino frequentato da tante persone e sottoposto a sfalci periodici – ha spiegato Fontanarosa che con l'associazione ha piantato un centinaio di alberi nel parco, nell'area della parrocchia di San Luca e della Don Milani di cui curano il verde - la sua presenza è indicativa di un ecosistema in equilibrio perché si tratta di una specie che ha esigenze pedoclimatiche precise: esposizione al sole e ambiente secco, presenza di funghi micorrizici per la germinazione dei semi e di un insetto impollinatore specifico. Queste condizioni sono presenti in un’area limitata del Parco Susetta Guerrini di 3mila metri quadri e abbiamo censito un migliaio di Anacamptis che fioriscono tra inizio marzo e la prima decade di aprile e che completano la fioritura prima che il Comune effettui lo sfalcio primaverile verso metà aprile. Questo tutelerebbe la biodiversità di questa area».
La proposta è non sfalciare in quell'area specifica fino a fine giugno apponendo cartelli che evidenzino la zona tutelata e che indichino i comportamenti da seguire: divieto di calpestio di uomini e animali, divieto di raccolta fiori. Gli Alberi di Nascosa, in accordo con l'ufficio ambiente, hanno proposto anche un'attività di visita e di divulgazione agli studenti di Latina che partecipano al progetto Eco-schools, nel mese di marzo, per ammirare la splendida fioritura. In commissione ascoltata anche Oriana Ciaccio, firmataria del patto di collaborazione del parco San Marco, che ha evidenziato altre specie prevalenti in quel parco come la primula, i papaveri, la malva, chiedendo la possibilità di far sviluppare queste piante in aree delimitate. Insomma si parte da qui per un percorso che riguarderà tutti i parchi della città. La commissione ha votato all’unanimità di dare mandato agli uffici in collaborazione con i cittadini presenti di redigere uno studio di fattibilità per tutelare l'ambiente nel rispetto della biodiversità attraverso la perimetrazione delle zone più sensibili e la realizzazione di alcune aree a sfalcio ridotto. Un buon inizio.
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