Cerca

Il fatto

Incidente mortale a Borgo Podgora, inchiesta chiusa

La Toyota con a bordo le due vittime andava ad oltre 100 chilometri orari

Incidente mortale a Borgo Podgora, inchiesta chiusa

La Toyota Ch-R con a bordo Christian Granella e Gabriele Parcesepe, i due cugini morti nel terribile incidente stradale avvenuto a Borgo Podgora, procedeva ad una velocità superiore a 100 chilometri orari. E’ quello che è emerso dai risultati della perizia cinematica disposta dalla Procura di Latina e che ha portato il pubblico ministero Giuseppe Bontempo, titolare dell’inchiesta, a chiudere l’indagine nei confronti del conducente della Toyota, un 19enne accusato di omicidio stradale. Il magistrato inquirente nelle scorse settimane ha tirato le somme degli accertamenti condotti dagli agenti del Distaccamento di Aprilia della Polizia Stradale.
Se per il guidatore dell’auto su cui viaggiavano le due vittime l’inchiesta è chiusa, per il conducente della Nissan Qashqai, coinvolto anche lui nell’incidente, la posizione è al vaglio. Il giovane nel corso delle indagini era anche stato ascoltato in Procura e aveva offerto la sua versione dei fatti.
Era stato indagato anche il minore al volante di una microcar. Per lui l’iter giudiziario è diverso e il caso è finito alla Procura per i Minori di Roma. L’inchiesta è stata chiusa soltanto per il conducente della Toyota. L’incidente stradale era avvenuto nella notte tra il 31 luglio e il primo agosto su Strada Acque Alte, il lungo rettilineo che collega Borgo Piave con Borgo Podgora. La comitiva stava rientrando a casa dopo una serata trascorsa al mare. Il bilancio era stato pesantissimo: avevano perso la vita i due cugini di 15 e 18 anni e altri tre ragazzi erano rimasti feriti. La vettura che procedeva dalla rotonda di Borgo Piave in direzione Borgo Podgora dopo l’urto con una microcar che stava uscendo da una strada laterale e subito dopo varie carambole, aveva preso la Nissan condotta da un 28enne residente a Cisterna che stava rientrando a casa dopo aver finito il turno di lavoro. Nel corso dell’inchiesta il magistrato inquirente aveva disposto una perizia cinematica per ricostruire l’esatta dinamica della tragedia e i punti di contatto tra le vetture. Anche i legali degli indagati avevano nominato dei consulenti. Nel corso delle indagini gli inquirenti avevano ascoltato anche il 19enne alla guida della Toyota Ch-R.
La notizia della scomparsa dei due giovanissimi aveva suscitato profondo cordoglio sia a Borgo Podgora che a Borgo Carso dove le famiglie sono conosciute e apprezzate. Domenica scorsa a Borgo Carso sul sagrato della chiesa Maria Immacolata erano state benedette due panchine di legno donate dai familiari dei due ragazzi con le offerte arrivate in occasione dei funerali. Da parte dei parenti di Christian e Gabriele era stato un bellissimo gesto carico di amore e affetto. «Continuano a vivere e questa è la testimonianza», aveva detto il parroco don Livio nel corso di una breve cerimonia piena di significato.
A breve le due panchine saranno benedette anche all’esterno della chiesa di Borgo Podgora.

Edizione digitale

Sfoglia il giornale

Acquista l'edizione