Il fatto
09.03.2025 - 11:30
Lo ha costretto a spacciare hascisc. Ha minacciato un minore con un coltello a scatto e gli ha detto. «Dammi i soldi che hai, dammi il fumo che hai. Mi hai mancato di rispetto, perciò mi devi portare 250 euro». E’ una delle frasi contenute negli atti dell’indagine. Gli ha chiesto inoltre di consegnarli il denaro ricavato dallo spaccio. E poi ancora: «Dammi i soldi e non sparire, altrimenti faccio peggio» e lo ha costretto a dargli 60 euro.
Sono le accuse formulate dalla Procura di Latina nei confronti di un 21 enne residente nel capoluogo di origine straniera, imputato in un processo che si sta svolgendo davanti al terzo collegio penale presieduto dal giudice Mario La Rosa. I reati contestati nei confronti di M.C., queste le sue iniziali, difeso dall’avvocato Marco Nardecchia, sono: estorsione e poi di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. E’ emerso che il minore che all’epoca dei fatti aveva 17 anni, doveva spacciare anche 5 grammi alla volta per conto dell’imputato. Le indicazioni erano precise così come le minacce. In una circostanza il 22enne aveva afferrato per il collo l’adolescente e - come riportato nel capo di imputazione - lo aveva costretto a seguirlo in un luogo appartato e lontano da occhi indiscreti per consegnare la droga da spacciare. Questo episodio era avvenuto il 17 novembre del 2021 a Latina. Inoltre gli investigatori hanno messo in luce anche un altro episodio quando il minore era stato minacciato sempre dal 22enne.
«Ti ammazzo di botte e ti vengo a prendere sotto casa» avrebbe detto l’imputato se il 17enne non avesse ottemperato a quanto richiesto. Le minacce sono arrivate anche da alcune telefonate - come ricostruito dagli investigatori - sempre per spacciare la droga consegnata. Le indagini in breve tempo avevano portato al 22enne.
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