La notizia
10.03.2025 - 20:00
E’ la notizia che tutti gli appassionati di calcio, e non solo, avrebbero voluto ascoltare: Bruno Conti ha sconfitto il cancro ai polmoni con cui ha lottato negli ultimi due anni.
Una delle leggende dello sport italiano, partito da Nettuno (e che ha dato i primi calci al pallone nel Cos Latina) per conquistare la ribalta mondiale e alzare al cielo la Coppa del Mondo del 1982, ha saputo battere l’avversario più temibile. A svelarlo è stato proprio lui, il “MaraZico” (come venne soprannominato dopo i Mondiali vinti in azzurro), in un’intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport in vista del suo 70esimo compleanno che arriverà proprio giovedì prossimo.
Sarà festa grande nella sua Nettuno, una festa doppia per quello che è uno dei sui dribbling più belli della sua vita, come ha raccontato il numero 7 più famoso del calcio italiano: «Devo ringraziare il mio medico di famiglia, il dottor Camilli, che si è accorto subito della mia tosse persistente e il professor Rendina del Sant’Andrea per le cure che hanno funzionato. Il presidente Dan Friedkin voleva portarmi a sue spese negli Stati Uniti: conservo le sue affettuose lettere. Ora però sto bene, gli esami sono tutti a posto. E posso dire che mi è riuscito un altro dribbling…».
Bruno Conti, nonostante mesi difficili a causa della malattia, non ha mai tralasciato la Roma, la sua seconda pelle. Sono cinquanta le stagioni in giallorosso nel ruolo di calciatore, allenatore, responsabile del vivaio e coordinatore delle squadre del settore giovanile, carica che ricopre attualmente: «La Roma - spiega - È tutta la mia vita. Ancora oggi quando sento gli inni di Venditti, Fiorini e Conidi mi emoziono, mi viene la pelle d’oca. Non ho mai pensato di lasciare la Roma, neanche quando Maradona ogni volta che ci incontravamo mi diceva “vieni a Napoli”. Mio padre, romanista fino al midollo, non me l’avrebbe mai perdonato».
Il calcio e la passione per lo sport lo hanno portato anche ad aprire, ad Anzio, un centro sportivo all’avanguardia, con campi da padel e un campo da calciotto, vale a dire il Conti Sport City: progetto che porta avanti insieme ai figli Andrea e Daniele.
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